HomeComuni del VenetoCosa fare a San Vito di Cadore (BL): 4 idee

Cosa fare a San Vito di Cadore (BL): 4 idee

Scopri cosa fare a San Vito di Cadore in provincia di Belluno: il cimitero napoleonico, Lago di Mosigo, Rifugio Senes, Rifugio Larin. Volete saperne di più? Prima di tutto…

Dove si trova San Vito di Cadore?

Il comune di San Vito di Cadore confina a nord est con Auronzo di Cadore, a nord ovest con Cortina d’Ampezzo, a sud con Borca di Cadore, a sud est con Vodo di Cadore, a sud ovest con Selva di Cadore, a est con Calalzo di Cadore, a ovest con Colle Santa Lucia.

Escursione a San Vito di Cadore

Il punto di partenza dell’itinerario è il parcheggio in Via Roma, in prossimità di Casa Amabile e del Bar San Marco. Procedete a sud lasciando alla vostra destra l’ingresso dell’Hotel Marcora, poi svoltate a sinistra in Via E. del Favero. Dopo pochi metri svoltate a sinistra e seguite la comoda pista ciclabile che si snoda nel centro sanvitese.

Superata una candida edicola dedicata alla Madonna Addolorata, il percorso attraversa il parco giochi Caduti del Vajont. Delimitata da una siepe ben curata, la tranquilla area verde è ombreggiata da tigli, aceri, platani e altre rigogliose piante d’alto fusto.

Il cimitero napoleonico

Dopo aver attraversato il sottopasso procediamo fino all’intersezione con Via Annibale de Lotto. Svoltiamo a sinistra e affianchiamo il cimitero napoleonico, edificato a seguito dell’emanazione dell’editto di Saint-Cloud del 12 giugno 1804, cui fa da sfondo la svettante mole innevata di Punta Sorapiss.

Conclusa la visita riprendiamo la pista ciclabile e continuiamo per 800 metri in direzione nord inoltrandoci in una maestosa foresta di abeti. Prendiamo la laterale sinistra che discende il declivio erboso (Via P. F. Calvi). Attraversiamo la Strada Statale Alemagna, lasciando alla nostra destra un capitello e una fontana di pietra (Regole di San Vito di Cadore 2007) e imbocchiamo la strada serpeggiante che conduce alla chiesa della Beata Vergine della Salute nella frazione di Chiappuzza.

Passeggiata in riva al Lago di Mosigo

Attraversiamo la strada e procediamo in direzione sud ovest lungo Via Marcora e Via Mosigo. All’incrocio svoltiamo a destra e costeggiamo il campo da calcio, poi giriamo a sinistra in Via Al Lago e procediamo fino ad arrivare al Lago di Mosigo, incantevole bacino lacustre artificiale sorto sul finire degli anni Venti del Novecento. Incastonato nel cuore delle Dolomiti Ampezzane, lo specchio d’acqua è circondato da un comodo percorso ad anello ombreggiato da un bosco di conifere, meta ideale per gli amanti della natura che si chiedono cosa fare a San Vito di Cadore.

Dopo aver concluso la passeggiata in riva al lago, torniamo al campo da calcio e all’incrocio svoltiamo a sinistra in Via Mosigo, attraversiamo il ponte da cui si gode di una veduta mozzafiato del torrente Boite e seguiamo la strada asfaltata che si addentra nella densa vegetazione di abeti rossi, le cui chiome pungenti ombreggiano il florido sottobosco punteggiato di ranuncoli, gigli rossi, fiori di stecco e Achillea millefoglie.

Il rifugio Senes e il rifugio Larin

Raggiunto il capitello della Madonna, collocato ai margini di una luminosa area prativa, continuiamo a sud est lungo la strada asfaltata fino ad arrivare al rifugio Senes, meta ideale per contemplare la solenne cima del Monte Pelmo.

La tappa successiva dell’itinerario è il rifugio Larin, situato a meno di 300 metri a sud est. Dal rifugio Larin procediamo lungo la via asfaltata per 1,7 km, dopodiché teniamo la destra in Via degli Alpini, in corrispondenza di una legnaia con tronchi ordinatamente accatastati a lato della strada. Una volta usciti dal bosco attraversiamo il ponte sul Boite e svoltiamo a sinistra in Via Senes, dopodiché svoltiamo a destra nella strada statale per tornare dopo pochi metri di cammino al parcheggio da cui siamo partiti.

Se vi chiedete cosa fare a San Vito di Cadore, questa piacevole escursione è consigliata a chi desideri scoprire alcune delle località naturalistiche più affascinanti e fotogeniche del comune, da radiose valli dominate dalle vertiginose sommità del Monte Antelao, del Monte Pelmo, di Punta Sorapiss e di Croda da lago, a silenziose foreste incantate, lambite da torrenti zampillanti e gelidi specchi d’acqua.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leggi anche...
Chiedi alla AI!