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Cosa fare a Vodo di Cadore (BL): 3 idee

Scopri cosa fare a Vodo di Cadore in provincia di Belluno: Malga Ciauta, la cascata del Ru de Àssola, Rifugio Venezia. Volete saperne di più? Prima di tutto…

Dove si trova Vodo di Cadore?

Il comune di Vodo di Cadore confina a nord con Borca di Cadore e San Vito di Cadore, a sud con Val di Zoldo, Zoppè di Cadore, Cibiana di Cadore e Valle di Cadore, a est con Pieve di Cadore e Valle di Cadore, a ovest con Borca di Cadore e Val di Zoldo.

Da Villanova a Malga Ciauta

Il punto di partenza dell’itinerario si trova a Villanova di Borca di Cadore, nel parcheggio situato presso il capitello della Madonna (46.4432878630363, 12.189324709348854). Dal capitello procediamo in lieve salita per circa 30 metri, poi teniamo la sinistra e seguiamo il percorso che si snoda in direzione sud-est lungo un ampio sentiero che si addentra nella maestosa vegetazione di conifere, le cui chiome pungenti ombreggiano il florido sottobosco ricoperto di felci e, durante la stagione primaverile ed estiva, di ranuncoli selvatici.

Il sinuoso itinerario conduce a una graziosa baita alle cui spalle troneggia la solenne cima del Monte Antelao. Seguiamo le indicazioni per Malga Ciauta fino a quando, usciti dal bosco, ci si trova di fronte all’imponente mole del Monte Pelmo, la cui sommità, svettante a 3.168 metri s.l.m. domina la luminosa valle solcata dal torrente Boite.

Da Ponte di Cancia a Malga Ciauta

Un altro sentiero per raggiungere Malga Ciauta parte dal cimitero Borca di Cadore. Attraversato il ponte di Cancia si segue il sentiero 476. Accuratamente segnalata, la prima parte del percorso che si immerge nel bosco si articola su strada asfaltata. Dopo circa un quarto d’ora di cammino, seguiamo la deviazione che in pochi minuti ci porta alla cascata del Ru de Àssola, la cui bellezza scenografica è anticipata dal suo inconfondibile suono crosciante.

Delimitato da una staccionata di legno, il cammino risulta leggermente difficoltoso per la presenza delle spesse radici che ricoprono il tracciato in terra battuta, ma la fatica dell’escursione è ampiamente ricompensata dalla spettacolare visione del salto d’acqua, simile da questa prospettiva a un sottile nastro bianco tra ripide pareti rocciose.

Dopo aver contemplato la cascata e il gelido torrente attraversato da un ponticello di tronchi, ci ricongiungiamo al sentiero 476 che porta alla strada asfaltata. Svoltiamo a sinistra e affrontiamo la salita, a tratti con una pendenza impegnativa, fino ad arrivare a un bivio. Lasciamo la strada asfaltata e inoltriamoci nel bosco seguendo le indicazioni per il sentiero 476, per Malga Ciauta e Rifugio Venezia, meta imperdibile per chi si chiede cosa fare a Vodo di Cadore.

Da Malga Ciauta al Rifugio Venezia

Il tracciato conduce a una comoda mulattiera lungo la quale si sviluppano i sentieri 475 e 476. Teniamo la sinistra e procediamo in salita fino ad arrivare a Malga Ciauta, soleggiata zona di pascolo situata a 1561 metri s.l.m. Dalla posizione dominante della casera si gode di una panoramica mozzafiato del Monte Antelao, del Monte Rite e del Monte Penna.

A questo punto seguiamo il sentiero 475 per raggiungere il Rifugio Venezia. Appollaiato su una verde altura sulle pendici orientali del Monte Pelmo, l’accogliente rifugio alpino sorge a 1947 metri s.l.m.

Se vi chiedete cosa fare a Vodo di Cadore, la piacevole escursione che da Borca di Cadore conduce al rifugio Venezia è ideale sia per alpinisti esperti intenti a sfidare le impervie pareti del Monte Pelmo, sia per escursionisti alle prime armi desiderosi di avventurarsi nel cuore delle Dolomiti, ammirare malghe assolate in cui pascolano vacche e asinelli e riposarsi in ospitali rifugi alpini incorniciati da boschi di conifere.

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