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Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo a Maserada sul Piave

Dove si trova la Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo a Maserada sul Piave?

La Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, parrocchia della frazione di Candelù, si trova in Piazza S. Pio X, 1, 31052 Candelù (TV)

Architettura della Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo a Maserada sul Piave: la pianta

Il luogo di culto presenta una pianta divisa in tre navate separate da ampie arcate a tutto sesto, ai cui lati, in prossimità della maestosa facciata in pietra, sono collocate due cappelle a base semicircolare al cui interno è possibile ammirare in quella di sinistra uno splendido altare, in quella di destra il fonte battesimale.

La navata centrale culmina con il presbiterio con abside semicircolare.

Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo a Maserada sul Piave : la facciata

La grandiosa facciata dell’antico luogo di culto presenta al centro un arco a tutto sesto che precede il portone ligneo. L’ampia arcata centrale è affiancata da due archi a tutto sesto di dimensioni inferiori.

Il grande rosone presenta ai lati due sottili aperture verticali.

Il campanile della Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo

Il campanile della parrocchia di Candelù presenta un massiccio basamento a base quadrata. L’alta torre campanaria, realizzata in mattoni rossi, è esternamente ornata da lesene (risalto verticale in una parete muraria che ricorda la forma di una colonna) raccordate da archetti pensili.

Gli interni della Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo

Sovrastato da un elaborato soffitto a capriate lignee, il pavimento della chiesa presenta un suggestivo motivo geometrico a scacchiera, illuminato da sottili monofore in corrispondenza dell’abside.

San Filippo

Filippo (Betsaida, 5 circa – Ierapoli, 80), uno dei dodici apostoli di Gesù Cristo, era un pescatore nato in Betsaida, piccola cittadina della Gaulanitide presso il lago Tiberaide al confine con la Galilea, come riportato dal Vangelo di Giovanni.

Gli episodi evangelici più significativi relativi alla vita del santo riguardano:

  • l’annuncio del Messia a Natanaele, il cui nome significa “dono di Dio”. Nonostante l’originale scetticismo di Natanaele, che alla notizia dell’avvento di Gesù risponde “Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?”, il giovane accetta l’invito di Filippo di incontrare il Salvatore e infine lo riconosce come figlio di Dio.
  •  la sua partecipazione al miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Prima del miracolo, Gesù aveva infatti chiesto a Filippo, per metterlo alla prova, dove fosse possibile procurare il pane per sfamare tanta gente. 

Secondo la tradizione, Filippo sarebbe stato martirizzato a Hierapolis per aver convertito al cristianesimo la moglie di un proconsole pagano.

San Giacomo

Vissuto durante il I secolo d.C., Giacomo il Minore era figlio di Alfeo (fratello di San Giuseppe, padre putativo di Gesù) e Maria di Cleofa, quindi cugino paterno di Gesù.

In seguito alla morte di Giacomo il Maggiore, Giacomo il Minore lo sostituisce in qualità di capo della Chiesa di Gerusalemme. Durante il concilio di Gerusalemme Giacomo cerca di promuovere e favorire la convivenza pacifica tra cristiani di origine giudaica e cristiani di origine pagana.

Il martirio di San Giacomo, probabilmente condannato alla lapidazione, si verificò durante l’impero di Nerone tra gli anni 61 e 62 d.C.

Il Santo sarebbe stato martirizzato per essersi rifiutato di rinnegare la fede in Cristo e di dissuadere il popolo dal professare il cristianesimo.

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