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Cosa fare a San Bellino (RO): 3 idee

Scopri cosa fare a San Bellino: la festa di San Bellino, giro in bicicletta a San Bellino, Villa Ca’ Moro. Volete saperne di più? Prima di tutto…

Dove si trova San Bellino?

Il comune di San Bellino confina a nord con Lendinara, a sud con Castelguglielmo, a sud est con Pincara, a est con Fratta Polesine, a ovest con Castelguglielmo.

La festa di San Bellino

Secondo il calendario liturgico la celebrazione del Santo Patrono ricorre il 26 novembre. Nel comune di San Bellino, la tradizionale ricorrenza concilia la solennità della Santa Messa con il clima gioviale e spensierato di una vivace festa paesana, durante la quale è possibile scegliere tra invitanti tipicità gastronomiche da assaporare con qualità vinicole locali e freddi boccali di birra.

Per essere sempre aggiornati in merito all’antica ricorrenza è possibile consultare la pagina Facebook Comune di San Bellino.

Se vi chiedete cosa fare a San Bellino, la festa del Santo Patrono è un’occasione da non perdere per visitare la splendida chiesa di San Bellino Vescovo e Martire, spettacolare luogo di culto secentesco incastonato nel centro storico sambellinese.

Giro in bicicletta a San Bellino e Fratta Polesine

Il punto di partenza dell’itinerario è il parcheggio di Parco Luigi Masetti in Via Codosa, 353. Seguite il percorso ciclabile che attraversa il parco urbano in direzione nord. All’incrocio con Via Codosa svoltate a sinistra e procedete per circa 170 metri, poi tenete la destra e continuate lungo Via Codosa per 2,5 km, inoltrandovi nel placido scenario agreste rodigino scandito da campi di granturco, vaste coltivazioni di frumento e floridi boschi di pioppi cipressini, salici, platani, acacie, olmi e aceri lambiti da un sinuoso canale dalle sponde ammantate di canne comuni.

All’incrocio con Via Treponti svoltate a destra e procedete in direzione est per poco più di 2,5 km nella sconfinata campagna punteggiata di caseggiati rustici avvolti da frutteti, di eleganti cascine e cimiteri campestri ornati da cipressi, incorniciati da muriccioli in mattoni a vista e aiole ben curate.

Un ombroso filare di tigli anticipa la chiesa seicentesca del Patrocinio di San Giuseppe, situata ai margini di un florido bosco. Lasciate alla vostra sinistra il luogo di culto e continuate per 2 km in Via Treponti Molinella, attraversando l’abitato di Boaria Rosine. Raggiunto il candido capitello di Valdentro, tenete la destra in Via Valdentro e procedete per 3,5 km assecondando il serpeggiante corso dell’Adigetto che costeggia Villanova del Ghebbo e Fratta Polesine.

Dopo aver superato la linea ferroviaria procedete a sud in Via Stazione e Via Ruga per poco più di un chilometro all’ombra di abeti e tigli, poi svoltate a destra per ammirare lo spettacolare complesso architettonico di Villa Badoer. Lasciate alla vostra destra l’ingresso della maestosa residenza palladiana e procedete a sud per circa 40 metri, trovandovi di fronte all’ingresso di Villa Grimani Molin Avezzù Pignatelli.

Tenete la destra in Via Zabarella. Alla rotonda prendete la prima uscita e seguite Via Bragola per 400 metri, poi tenete la destra nella strada provinciale 24 e procedete a ovest per 4 km lungo Via Bragola e Via Argine Santa Maria fino a raggiungere il centro urbano sambellinese. Tenete la sinistra in Piazza Giovanni Tasso e proseguite per 160 metri fino a trovare alla vostra sinistra la chiesa di San Bellino Vescovo e Martire. Continuate a ovest per circa 90 metri, poi svoltate a destra in Via San Luigi Guanella per tornare al parcheggio di Parco Luigi Masetti.

Se vi chiedete cosa fare a San Bellino, questo itinerario è consigliato a chi desideri fare un giro in bicicletta piacevole e poco impegnativo alla scoperta del sereno scenario rurale della pianura rodigina.

Villa Ca’ Moro

Situata in Via Ca’ Moro, (45.002412093297984, 11.5806928021702) la residenza gentilizia sorge isolata su un radioso giardino alberato cinto da un muro in mattoni a vista. Nella facciata rivolta a sud est, verso il Canalbianco, l’ingresso al piano terra è affiancato da un’elegante scalinata balaustrata a doppia rampa. Quest’ultima conduce al portale ligneo, affiancato da tre finestre per lato, che dà accesso al piano nobile.

Elevata su tre piani più mezzanino, la villa presenta al secondo piano, in posizione mediana, un’apertura archivoltata ingentilita da un poggiolo di pietra e affiancata da tre finestre, in asse con quelle sottostanti.

Verticalmente tripartita, la sezione centrale della villa è ritmata da due ordini di lesene, doriche (o tuscaniche) al piano nobile, ioniche al secondo piano ed è conclusa da un frontone triangolare recante al centro un’apertura circolare. Il mezzanino è illuminato da quattro aperture ovali.

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