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World Police Museum a San Biagio di Callalta (TV)

Dove si trova il World Police Museum?

Situato in Viale della Resistenza, 14, 31048 a San Biagio di Callalta in provincia di Treviso (TV), il World Police Museum è nato dalla collaborazione tra la sede italiana della NPDF (National Police Defense Foundation), associazione di Forze dell’Ordine statunitense, e Reti Ferroviarie Italiane.

Il Museo delle polizie mondiali è l’unico museo di polizie al mondo ad essere allestito di una stazione ferroviaria.

Storia del World Police Museum

Seconda stazione più importante della linea Treviso – Motta di Livenza, la stazione di San Biagio di Callalta è uno splendido esempio di edilizia ferroviaria risalente al 1885.

Caposaldo lungo il fronte del Piave nel 1918, il fabbricato viaggiatori fu compromesso dai bombardamenti della Grande Guerra ma sfuggì fortunatamente alle devastazioni del secondo conflitto mondiale.

L’edificio non fu però risparmiato dalla disastrosa alluvione che nel novembre del 1966 danneggiò gravemente la struttura, rendendone necessaria la ricostruzione negli anni 2000.

In stato di abbandono fino al 2015, lo stabile fu inserito da RFI nel bando per assegnare le stazioni ferroviarie inutilizzate alle associazioni senza scopo di lucro. Michele Mastrosimone, Presidente del Museo, colse quindi l’opportunità di concretizzare il sogno di realizzare un itinerario espositivo che valorizzasse gli sforzi collezionistici di 25 anni.

A partire dal dicembre del 2015 il desiderio di promuovere gli ambienti dismessi del fabbricato ottocentesco si conciliò idealmente con lo zelo, passione e abnegazione degli appartenenti alla sezione italiana della National Police Defense Foundation, associazione di Forze dell’Ordine che negli Stati Uniti conta circa 250.000 membri.

Da stazione abbandonata a Museo inimitabile

Una volta assegnato alla NPDF, il fabbricato fu sottoposto ad accurati interventi di adattamento che ebbero inizio nel gennaio del 2016.

Gli interni furono completamente dipinti, posato un nuovo pavimento, realizzato un efficiente impianto elettrico, nonché installate otto telecamere di sicurezza presenti sia all’interno che all’esterno.

Vocazione per il collezionismo, solidarietà e dovere associativo, uniti a determinazione e scrupolosa diligenza, hanno reso possibile la conversione degli ambienti spaziosi ma deserti dell’affascinante fabbricato abbandonato in uno dei più significativi e interessanti poli museali della regione.

Al duro lavoro di risistemazione seguì il minuzioso allestimento del Museo. La disposizione della complessa e ricercata collezione di cimeli delle forze dell’ordine richiese il maggior livello di delicatezza e cura nel processo di risistemazione e adattamento del Museo, la cui apertura fu celebrata il 27 Maggio 2017 alla presenza di autorità civili, religiose, militari e grande afflusso di pubblico.

La ricchezza delle testimonianze presenti nel Museo delle polizie mondiali è sorprendente: da antichi documenti della polizia del periodo prebellico, custoditi ed esposti in condizioni impeccabili, ad una splendida selezione di uniformi di gala della polizia italiana dal 1960 fino ai giorni nostri, nonché divise dei reparti speciali che includono tenute del reparto mobile, della polizia stradale, della squadra nautica e una divisa da subacqueo (solo per citarne alcune), ognuna in perfette condizioni.

Cimeli storici introvabili

Dei numerosi cimeli che compongono l’appassionante percorso museale, uno dei pezzi unici più affascinanti e ricercati è una delle colonnine S.O.S che negli anni sessanta erano fruibili nelle strade delle maggiori città italiane per rendere più sicuri i cittadini in un periodo in cui i telefoni non erano facilmente accessibili. La chiamata di soccorso veniva ricevuta dalla questura attraverso una particolare consolle, anch’essa ammirabile nel Museo e in ottimo stato di conservazione.

Dispositivo degno dei più intriganti film di spionaggio, una macchina della verità portatile risalente agli anni settanta rappresenta un reperto di incredibile valore per l’eccellente stato di conservazione dei fragili componenti che la costituiscono. Il poligrafo esposto è la prima macchina della verità a transistor e dispone di tre aghi scriventi.

Dall’apertura, il World Police Museum è stato al centro di un susseguirsi di eventi (come aperture straordinarie di sera), celebrazioni, gemellaggi, visite di colleghi stranieri, visite di attori e celebrità, premiazioni (come la premiazione dei colleghi della Polizia di Stato coinvolti nel grave incidente stradale sull’autostrada nei pressi di Bologna dove scoppiò una autocisterna colma di benzina), o semplici festeggiamenti familiari (castagnata, aperimuseo ecc.) che hanno sempre visto la nostra esposizione come protagonista.

Pronti a fare una visita?

Nonostante la pandemia abbia costretto la chiusura del World Police Museum per tutto il 2020 e gran parte del 2021 i responsabili sono fiduciosi che nei prossimi anni il Museo delle polizie mondiali potrà ritagliarsi un ruolo importante nel panorama delle offerte turistiche della Regione Veneto.

Il percorso espositivo non è rivolto unicamente a storici e ad appassionati di cimeli militari, ma anche a famiglie e a giovanissimi, con l’obiettivo di conciliare attività formative a percorsi interattivi coinvolgenti. La disponibilità e premura del proprietario Michele Mastrosimone e di tutti i responsabili e volontari renderanno la vostra visita un’esperienza emozionante e avvincente nella suggestiva cornice storica di un’antica stazione ferroviaria. Siete pronti a fare un salto?

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