HomeComuni del VenetoCosa fare a Chioggia in provincia di Venezia: 5 idee

Cosa fare a Chioggia in provincia di Venezia: 5 idee

Scopri cosa fare a Chioggia in provincia di Venezia: la corte delle streghe e la casa posseduta, il millenario crocifisso ligneo avvolto nel mistero, il tradizionale mercato ittico, lo spettacolare portale Aprisca e la svettante torre dell’orologio.

Ma prima…

Dove si trova Chioggia?

Il comune di Chioggia confina a nord con Venezia, a nord ovest con Campagna Lupia, a sud est con Rosolina, a sud ovest con Loreo, a est con Venezia e il Mar Adriatico, a ovest con Campagna Lupia, Codevigo, Correzzola, Cona e Cavarzere.

La corte delle streghe

Piacevolmente incorniciata tra calle Don Bosco e Calle Nordio Squero, a pochi passi dal Museo Civico della Laguna Sud, corte Taccheo è l’angusta piazzetta che anticamente, secondo la leggenda, ospitava i concili segreti di streghe e fattucchiere.

Oltrepassato Ponte Cuccagna, lasciandosi Porta Garibaldi alle spalle, si raggiunge Fondamenta Canal Vena e si svolta a destra. Superato il candido portico colonnato in “CALLE DON BOSCO, già Chiereghin” si prosegue a sinistra e varcato un piccolo sottoportico si accede finalmente covo delle streghe.

I racconti più remoti narrano che durante le loro riunioni esoteriche le maliarde si tramutassero in gatti.

Una notte, la strega superiore dopo aver assunto sembianze feline, venne assalita da un passante che le colpì la zampa rendendola claudicante in modo permanente.

La vera identità dell’aggressore e la possibile ritorsione della pericolosa incantatrice, rimangono un mistero.

La casa stregata

Situata di fronte a Ponte Scarpa in Fondamenta Canal Vena e immersa nel cuore storico della cittadina di Chioggia, la fantomatica dimora è pervasa da un’atmosfera di fascino che al tempo stesso di incute soggezione e suscita la curiosità di esplorarne gli ambienti interni, da anni inaccessibili.

Il fascino occulto dell’abitazione è il risultato di superstizioni e miti folcloristici che consolidandosi nel corso del tempo sono entrati a far parte del tessuto culturale della cittadina.

La tradizione popolare tramanda che l’atroce fattucchiera ghermisse fanciulli per trascinarli di nascosto nel suo covo.

Al fine di porre un freno alle nefandezze della megera e di esorcizzare la carica malefica di cui la sua abitazione era intrisa, la pericolosa maga fu catturata e una sacra edicola recante l’immagine della Madonna col Bambino fu incastonata sulla facciata della casa, ancor oggi visibile e in buono stato di conservazione.

Il leggendario crocifisso venuto dal mare

La chiesa di San Domenico custodisce un vero e proprio tesoro di arte sacra, un maestoso crocifisso, alto quasi cinque metri e largo 3,50 m, rinvenuto agli inizi del XIX secolo ed esposto in tutta la sua maestosità sull’altare maggiore.

L’espressione di Cristo è immortalata in un momento di lacerante drammaticità che sembra conciliare al tempo stesso l’apice di insopportabile agonia e l’attimo di liberazione dalle spoglie mortali.

La secolare scultura lignea raffigurante il corpo tormentato di Cristo asseconda le forme nodose di un imponente tronco d’albero di pioppo.

L’espressione di strazio di Gesù è accentuata dalla forma sproporzionata del capo reclinato, dal collo arcuato e dalle ginocchia protese in avanti, incapaci di reggere il peso delle membra esauste e martoriate.

Secondo una delle diverse leggende relative all’origine dell’opera, la massiccia croce sarebbe stata realizzata in Germania e in seguito al naufragio della nave che la stava trasportato in Terra Santa, il crocifisso, sarebbe approdato a Chioggia trasportato dalla corrente.

Il mercato ittico

Affacciato sul Canal Vena e affiancato a Palazzo Granaio, il mercato ittico al dettaglio di Chioggia offre una freschissima varietà di pesce e frutti di mare, disponibile ogni mattina a partire dalle 4:00 e pronto ad essere venduto dalle 7:00 alle 13:00 tutti i giorni della settimana ad esclusione del lunedì.

Le circa trenta postazioni all’interno del mercato offrono una ricca selezione di prelibatezze che che include: sogliole, branzini, orate, capesante, seppie, i calamari, gamberi, le canocchie,  polipi e  granchi, caparossoli, peoci e bevarasse.

Caparossoli: vongole veraci e cozze dalla tipica colorazione scura

Bevarasse: qualità di vongola inferiore per dimensione ai caparossoli e dalla tonalità più chiara

Entrambe le varietà di molluschi sono ottime sia per preparare risotti e spaghetti e rivelano un sapore inconfondibile e prelibato anche se saltate in aglio e olio.

Peoci: qualità di cozze, mitili, particolarmente gustose se preparate in cassopipa, termine che indica la cottura lenta in un tegame di coccio.

Sia i caparossoli che i peoci (una qualità di cozze) sono particolarmente gustosi se preparati in cassopipa, ovvero cucinati in un contenitore di terracotta.

Per essere sempre aggiornati in merito agli orari e a tutte le novità riguardanti il mercato ittico, si invita a consultare il sito di Chioggia Pesca.

Portale a Prisca

Punto d’accesso al mercato del pesce è lo spettacolare portale in pietra eseguito per commemorare la prematura scomparsa di una fanciulla. Le formelle che compongono il portale celebrano la vitalità della popolazione clodiense immortalando scene di vita quotidiana la cui formidabile espressività è testimoniata dalla plasticità dell’intreccio dei corpi e accentuata dal vibrante dinamismo dei contrasti chiaroscurali, frutto del talento e della sapiente abilità di Amleto Sartori.

Campanile di Sant’Andrea e Museo dell’orologio

Possente struttura realizzata in stile romanico nel XIV secolo, il maestoso campanile presenta uno spettacolare orologio, recante al centro del quadrante una raffigurazione del sole dai cui raggi dorati emerge la lancetta che indica una delle ventiquattro ore, in numeri romani.

Il meccanismo originale dell’orologio, ancora funzionante, è tutt’ora conservato ed esposto all’interno della torre.

Con un’altezza superiore ai trenta metri, la torre campanaria offre una spettacolare veduta panoramica della storica cittadina di Chioggia e ospita al suo interno il museo che illustra la storia della costruzione del campanile, della chiesa, e del meccanismo che aziona l’orologio centenario.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leggi anche...