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Cosa fare a Limena in provincia di Padova: 4 idee

Scopri cosa fare a Limena: il parco di Punta Speron, le barchesse di Villa Fini, Limena Festival, la parrocchia dei Santi Felice e Fortunato. Volete saperne di più? Prima di tutto…

Dove si trova Limena?

Il comune di Limena confina a nord Curtarolo, a nord ovest con Piazzola sul Brenta, a sud con Padova, a est con Vigodarzere, a ovest con Villafranca.

Il parco di Punta Speron

Per raggiungere il parco di Punta Speron potete lasciare l’auto in Via Bocche presso Piazzetta Cozzo Pietro. Costellato di pioppi, robinie, salici piangenti, ciliegi e sambuchi, il parco naturalistico regala suggestive vedute panoramiche della diga di ritenute, imponente opera di ingegneria idraulica che regola il flusso del Brenta.

Se vi chiedete cosa fare a Limena e siete alla ricerca di una serena località immersa nel verde lambita dalle gelide acque del fiume originario degli specchi d’acqua di Caldonazzo e di Levico (Trentino-Alto Adige), il parco di Punta Speron è una meta incontaminata che merita certamente una visita.

Le Barchesse di Villa Fini

Situato in Via Roma, 30, l’edificio settecentesco è costituito da due fabbricati disposti a L.
Rivolta verso un vasto giardino ben curato, l’ala est del complesso architettonico è scandita da tredici campate a tutto sesto intervallate da lesene tuscaniche. Di notevole pregio estetico sono i mascheroni posti in corrispondenza delle chiavi di volta, al di sopra delle quali si aprono delle finestrelle rettangolari.

Se vi chiedete cosa fare a Limena, le barchesse di Villa Fini e l’ampio parco alberato su cui si affacciano rappresentano lo scenario ideale per ospitare celebrazioni popolari, cerimonie e manifestazioni musicali come il Limena Festival.

Limena Festival

L’edizione 2023 di Limena Festival è programmata da giovedì 13 a mercoledì 19 luglio.

Come di consueto, la celebrazione si svolge nella straordinaria cornice architettonica delle barchesse di Villa Fini, presso le quali verranno allestiti i palchi per le esibizioni di numerosi gruppi rock e le aree di ristorazione in cui potrete assaporare tipicità goderecce che valorizzano i prodotti genuini della regione: da squisite fritture di pesce, hamburger e panini ricchi di affettati e verdure grigliate, a succulenti braciole, costine e salsicce sfrigolanti alla griglia servite con patate fritte e fette di polenta ai ferri. Per lenire la calura estiva, non mancheranno fiumi di birra, spritz e qualità vinicole di prima scelta.

Per essere sempre aggiornati in merito ai prossimi appuntamenti dell’evento musicale e per conoscere le band che si scateneranno quest’anno si invita a consultare la pagina Facebook Limena Festival.

La parrocchia dei Santi Felice e Fortunato

Uno dei più significativi punti di riferimento spirituali e culturali del territorio, la chiesa dei SS. Felice e Fortunato si trova in Viale della Rimembranza, 35, in prossimità della Baia delle Sorse, amena oasi naturalistica sorta lungo i sinuosi argini alberati del Brenta che delimitano l’estremità occidentale del comune.

Il luogo di culto in mattoni rossi si distingue per una sontuosa facciata a doppio spiovente orizzontalmente divisa in due registri. Quello inferiore è scandito da tre aperture lievemente strombate concluse da archi a tutto sesto ingentiliti da un motivo decorativo che alterna mattoni a conci di pietra bianchi (forse marmo).

Il portale ligneo è affiancato da due colonnine tortili che sorreggono l’architrave, coronato alle estremità da due guglie, ed il timpano triangolare, decorato da un motivo ornamentale che ricorda una conchiglia e concluso da una statua, forse raffigurante la Vergine Maria.

Nel registro superiore, separato da quello inferiore da un motivo ad archetti pensili, si aprono tre bifore intervallate da quattro coppie di colonne. Le lunette laterali sono decorate da un motivo geometrico ocra e rosso mentre la lunetta centrale, di dimensioni maggiori, reca un rosone dipinto la cui forma ricorda quella di un fiore.

Elemento di notevole interesse è anche il campanile svettante al fianco della chiesa. In corrispondenza della cella campanaria si aprono quattro bifore a sesto acuto. A completare lo sviluppo verticale della struttura è un terrazzamento sorretto da beccatelli e ritmato sulla sommità da una merlatura guelfa.

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