Scopri cosa fare a Sant’Elena: la sagra di Sant’Elena, Villa Miari de Cumani, la barchessa comunale, la chiesa di Sant’Elena Imperatrice. Volete saperne di più? Prima di tutto…
Dove si trova Sant’Elena?
Il comune di Sant’Elena confina a nord con Este, a sud con Granze, a est con Monselice e Solesino, a ovest con Villa Estense.
La sagra di Sant’Elena
Il 18 agosto è il giorno in cui la chiesa cattolica celebra Sant’Elena Imperatrice. Nel comune di Sant’Elena, la celebrazione in onore della madre di Costantino si svolge anche nei giorni precedenti e successivi a questa data.
L’edizione 2023 della sagra di Sant’Elena ha avuto luogo da venerdì 18 a mercoledì 23 agosto nella splendida barchessa comunale.
Occasione consigliata per le buone forchette, la manifestazione prevede spaziose aree di ristorazione in cui potrete scegliere tra squisite pietanze sia caserecce che gourmet, da gnocchi e bigoli al ragù di cinghiale a costate di manzo e galletti alla brace, da squisite fritture di pesce e invitanti pizze a panini e piadine con porchetta e salsiccia, solo per citare alcune delle gustose pietanze che potrete assaporare con freddi boccali di birra.
L’evento valorizza il patrimonio culturale e folclorico dell’amena cittadina rurale attraverso affascinanti esposizioni di biciclette e trattori d’epoca, coinvolgenti percorsi guidati nel museo contadino e visite a Villa Miari de Cumani, gioiello di architettura del duecento.
Se vi chiedete cosa fare a Sant’Elena e desiderate trascorrere la bella stagione in un grazioso paesino della Bassa Padovana, la sagra di Sant’Elena si svolge all’insegna di musica dal vivo, serate di liscio, parchi divertimento e specialità enogastronomiche di prima scelta!
Per maggiori informazioni in merito al prossimo appuntamento della sagra potete visitare la pagina Facebook Sagra di Sant’Elena.
Villa Miari de Cumani
Situata in Via Roma, 1, Villa Miari de Cumani è una maestosa residenza signorile in origine appartenuta all’Ordine di San Benedetto. Tra il XIII ed il XIV secolo la proprietà passò alla famiglia De Cumani, che si occupò di ingentilirne la struttura conferendole l’aspetto del sontuoso maniero medievale che è possibile ammirare oggi.
Al XVI secolo risale la costruzione di un annesso rustico e di una serie di eleganti edifici a un piano. A seguito dell’edificazione della cappella di famiglia, una serie di modifiche donò alla dimora gentilizia il suo aspetto attuale.
Incorniciato da un elegante perimetro murario merlato, il complesso architettonico plurisecolare è avvolto da un incantevole giardino romantico di metà ottocento costellato di piante esotiche articolare intorno a un laghetto e a una grotta artificiale, elementi caratteristici dei parchi all’inglese.
Meta imperdibile per chi si chiede cosa fare a Sant’Elena, Villa Miari de Cumani è una straordinaria abitazione nobiliare internamente decorata da spettacolari opere pittoriche cinquecentesche.
La barchessa comunale
Situata in Via Roma, 20, la barchessa comunale è immersa nel cuore del comune di Sant’Elena.
Sorta sulle fondamenta di fabbricati rustici rinascimentali, la barchessa è scandita sul lato sud da quattordici arcate a tutto sesto, sostenute da pilastri ingentiliti da lesene.
Dalle estremità del complesso agricolo si estendono altri annessi rurali formando un angolo retto. Delimitata da un muro in mattoni a vista, il complesso racchiude una vasta estensione erbosa, in parte occupata da un cortile in cotto risalente al XIX secolo.
La chiesa di Sant’Elena Imperatrice
Situata in Via Roma, 37, la chiesa di Sant’Elena Imperatrice si distingue per una monumentale facciata neoclassica verticalmente scandita da quattro semicolonne tuscaniche poggianti su massicci basamenti. Le semicolonne sorreggono l’architrave, il fregio scandito da triglifi e metope, e il frontone triangolare dentellato, sottolineato da cornici aggettanti e coronato da tre statue.
Sormontato da un timpano triangolare sorretto da mensole, il portale ligneo dà accesso alla navata unica della chiesa. Illuminata da ampie lunette, l’aula è adornata da preziosi altari in marmi policromi, inseriti nelle nicchie laterali, e da uno stupendo capocielo dorato che sovrasta l’altare centrale collocato nel presbiterio.