HomeTurismoCosa VisitareCosa vedere a Maserada sul Piave in provincia di Treviso

Cosa vedere a Maserada sul Piave in provincia di Treviso

Cosa vedere a Maserada sul Piave? Ecco 12 cose da vedere

Percorso Naturalistico Piavenire

Il territorio del Comune di Maserada sul Piave è contraddistinto da splendidi paesaggi fluviali solcati dall’omonimo fiume sacro alla patria e da limpidi ruscelli sulle cui sponde la vegetazione cresce rigogliosa creando un ecosistema lussureggiante e delicato. g

Il rapporto vitale con la natura e con l’elemento idrico, predominante nel territorio del comune, è confermato dall’etimologia della parola Maserada, derivante dal termine latino maceries, relativo all’accumulo di pietre, ciottoli e ghiaia trasportato a valle dalla corrente del Piave.

Il nome Salettuol ha invece origine da Salicetum, ovvero l’area boschiva popolata principalmente da salici, amanti del terreno umido.

Ed è proprio in questa cornice naturale che il percorso piavenire attraversa l’area golenale di 24 ettari (area pianeggiante in prossimità del letto di magra di un corso d’acqua) del fiume Piave, nel contesto dell’oasi naturale del Codibugnolo, localizzata a Salettuol di Maserada sul Piave.

Cosa fare e vedere a Treviso

Bosco Igrofilo

La presenza di un impianto di lavorazione della ghiaia ha comportato l’accumulazione di strati limacciosi presso il vicino boschetto tramite il deposito delle acque di scolo.

Questa serie di circostanze ha reso il terreno più impermeabile, in grado di offrire una maggiore quantità d’acqua alla vegetazione e quindi di favorire lo sviluppo di una notevole diversità biologica che include la presenza di classici Salici bianchi, o Salix alba, Pioppi neri (Populus nigra) Ontani neri (Alnus gluitinosa), nonché una notevole varietà di arbusti come il Sambuco (Sambucus nigra), la Fragola (Alnus frangula) e il Salice ripaiolo (salix eleagnos).

Amorfeto

Ad accrescere il già variegato ecosistema attraversato dal fiume Piave è l’Amorpha fruticosa, varietà di arbusto esotico di provenienza nordamericana il cui fiore consiste in una fitta spiga di un colore viola intenso e dalle tonalità dorate.

Al contrario delle piante citate in precedenza, l’Amorpha fruticosa predilige terreni sabbiosi e permeabili in prossimità dell’alveo del fiume.

Uno degli ambienti più suggestivi che potete ammirare lungo il percorso Piavenire è la pozzanghera di sentiero, localizzata in un avvallamento reso impermeabile da strati di limo provenienti dalla macchia boschiva vicina. L’ecosistema formatosi in queste zone ospita una vasta gamma di piante acquatiche come le Alghe azzurre e Alghe verdi.

Il sentiero naturalistico è inoltre costellato di alberi da frutto ed altre piante che gli esseri umani hanno addomesticato e coltivato per esigenze alimentari a partire dal neolitico.

Oltre alla necessità di trarre nutrimento da alberi quali meli, peri, fichi e la vite canadese, altre piante, come la robinia, venivano usate per la creazione di utensili agricoli e pali di sostegno, mentre il gelso serviva a nutrire i bachi da seta e veniva impiegato come tutore nei filari delle viti.

Altre meravigliose varietà arboree che potete trovare lungo il cammino Piavenire includono il Carpino nero, il Corniolo, il Tiglio e il Biancospino.

I segni della Prima Guerra Mondiale

I territori del comune di Maserada attraversati dal Piave sono stati lo scenario di battaglie di cruciale importanza durante la Prima Guerra Mondiale.

Tra il novembre del 1917 e il novembre del 1918 il Piave e le Grave di Papadopoli sono stati scenari di aspri combattimenti tra le truppe italiane e l’esercito austro-ungarico lungo l’ultima linea di difesa per impedire all’invasore di raggiungere Treviso e Venezia.

In seguito alla disfatta di Caporetto la linea difensiva che copriva l’intera area del fronte venne rafforzata da ulteriori tratti di trincea per evitare aggiramenti da parte degli austriaci.

Oggi è ancora possibile osservare postazioni in cemento armato per una o due mitragliatrici, di cui oggi possiamo ancora osservare le tracce nella zona leggermente più a valle del ponte autostradale di Lovadina fino a Salettuol.

Oltre a marcare in modo permanente il territorio del Piave, le drammatiche testimonianze della Prima Guerra Mondiale hanno segnato in modo indelebile la storia e la memoria di intere generazioni.

Avifauna della Radura

La profonda cicatrice ereditata dalla guerra coesiste oggi con la forza inarrestabile della Natura che continua a diffondersi e a proliferare dando vita al fragile equilibrio in cui coesistono innumerevoli forme di vita animali e vegetali.

Ne è un esempio l’avifauna della radura all’interno del percorso naturalistico, di cui è opportuno citare la starna, esemplare della famiglia delle Fasianidi molto abile nella mimetizzazione e distinguibile per la macchia marrone scuro sul petto. 

Il codibugnolo, piccolo uccello paffuto e arrotondato della famiglia degli Egitalidi, dalla caratteristica lunga coda e dal piumaggio bianco. L’averla piccola, della famiglia delle Lanidi, è riconoscibile per la colorazione rossastra nella parte superiore del corpo, bianco-rosata sul ventre e dalla tipica coda nera dai lati bianchi.

L’orto botanico degli Arbusti

Lungo il percorso è possibile ammirare uno splendido orto botanico situato in un terrazzo alluvionale a prato arido, in cui sono stati inseriti arbusti provenienti dal bosco circostante.

Le varietà di arbusto presenti nell’orto botanico, di notevole importanza per mantenere l’equilibrio dell’ecosistema boschivo, includono specie quali:

Viburno, nocciolo, ginepro comune, rosa canina o rosa macchia, biancospino, fusaggine, olivello spinoso, frangola, sambuco, sanguinella e ligustro.

Villa Rossi-Papadopoli

Risalente al XIV secolo, l’antico complesso architettonico è situato presso il centro storico di Maserada sul Piave. La villa presenta una corte rettangolare con un pozzo del XVIII secolo. Al corpo padronale si affiancano due corpi di fabbrica di diverse altezze.

Il lato nord è chiuso da una barchessa porticata posta ad angolo retto rispetto alla villa, a cui si collega l’oratorio del XVIII secolo, rivolto verso la strada.

La facciata, rivolta a nord-est si sviluppa su tre piani sormontati da un timpano triangolare. Quattro semicolonne al piano terra sorreggono la balconata in pietra del primo piano su cui si apre una serliana

(tipologia di trifora in cui un arco a tutto sesto è affiancato da due aperture sormontate da un architrave), mentre una cornice sorregge un poggiolo e le due finestre laterali su cui poggia il timpano triangolare.

La villa trecentesca nasce come convento ospedaliero francescano, in seguito acquistata dalla famiglia del nobile veneziano Papadopoli nel 1400, per poi passare di proprietà a numerosi proprietari che si sono succeduti durante i secoli XVII e XVIII.

Durante l’occupazione napoleonica e nel periodo del Risorgimento, villa Papadopoli venne saccheggiata e occupata rispettivamente dal comando francese e austriaco. L’antico edificio subì la stessa sorte anche durante la prima e seconda guerra mondiale, per poi essere acquistata nel 1934 dalla famiglia Rossi.

Uno degli affreschi cinquecenteschi che decorano gli interni della villa illustra come appariva la villa in quel periodo e la sua funzione di azienda agricola.

Museo storico della Grande Guerra

Situato in viale Caccianiga, 77, 31052 Maserada sul Piave (TV) il Museo Storico della Grande Guerra espone preziosi reperti relativi alla vita del fronte e del tipo di tecnologia militare impiegata dagli eserciti italiano e austro ungarico durante i conflitti sul medio Piave.

Il museo rivela inoltre testimonianze del contingente britannico che ha sostenuto le truppe italiane lungo la linea del Piave durante la guerra.

Per informazioni sulle mostre e sui diversi itinerari espositivi organizzati dal Museo e che coinvolgono università sia italiane che estere, si invita a visitare il sito ufficiale del museo di Maserada oppure di chiamare il numero 0422 878415.  

Punti di interesse

Ristorante Locanda Glorioso Piave, Via Spartaco Lantini, 31, 31052 Maserada sul Piave (TV) 0422 877387

Al Solito Posto, Via Monte Grappa, 42, 31052 Maserada sul Piave (TV)

Ristorante Rubens Trevisi, Via Roma, 96, 31052 Maserada sul Piave (TV) 0422 777249

Bar Borsato Giorgio, Via Roma, 40, 31052 Maserada sul Piave (TV) 0422 778249

Gelateria Pasticceria Ciottolateria Da Stefano Via Roma, 5, 31052 Maserada sul Piave (TV) 

0422 157 3468

Mazzaro Romeo, Piazza Papa Roncalli, 7, 31052 Maserada sul Piave (TV) 0422 778031

Bar Lisa, Viale Caccianiga, 8, 31052 Maserada sul Piave (TV) 0422 778393 

Bar Centrale, Via Madonna delle Vittorie, 31052 Maserada sul Piave (TV) 

Pizzeria Dai Ponci, Viale Caccianiga, 51, 31052 Maserada sul Piave (TV) 346 614 8650

Tobe Cafe, Via Europa, 22, 31052 Maserada sul Piave (TV) 0422 778058

PASTICCERIA LIBERALE, Viale Caccianiga, 61, 31052 Maserada sul Piave (TV) 0422 778121

Gola Bar, Piazza S. Francesco, 10, 31052 Maserada sul Piave (TV) 347 717 3634

TANNINO WINE BAR, Via Demetrio Rossi, 52, 31052 Maserada sul Piave (TV) 351 810 0882

KaeMa, Via Papadopoli Sud, 31052 Maserada sul Piave (TV) 324 793 2626

Delizie Caffè, Via Trevisana, 43/d, 31052 Maserada sul Piave (TV) 0422 182 1531

Wine Bar Centrale, Via Trevisana, 69, 31052 Varago (TV) 320 488 1599

Good Devil Pub di Casteller Paolo, Via Trevisana, 118, 31052 Varago (TV) 0422 777524

Mototopo Garage, Via della Libertà, 1, 31052 Maserada sul Piave (TV) 

Farmacie a Maserada sul Piave

Parafarmacia Crepet Dott. Luca, Viale Caccianiga, 39, 31052 Maserada sul Piave (TV) 

0422 729635

Farmacia Crepet Dott. Luca, Via Giacomo Matteotti, 3, 31052 Maserada sul Piave (TV) 

0422 877145

Farmacia di Varago, Via Trevisana, 43, 31052 Maserada sul Piave (TV) 0422 778510

Farmacia Dispensario Grisostolo, Piazza Edmondo De Amicis Loc. Candelù, 11, 31052 Maserada sul Piave (TV) 0422 98171

Popolazione

9.361 (4.647 uomini. 4.714 donne)

Frazioni di Maserada sul Piave

Candelù, Capitello, Cascina Lazzaris, Case Pastori, Case Trentin, Ronchi, Salettuol, Saltore, Trentinaglia, Varago.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leggi anche...
Chiedi alla AI!