HomeComuni del VenetoCosa fare a Cartigliano in provincia di Vicenza: 3 idee

Cosa fare a Cartigliano in provincia di Vicenza: 3 idee

Scopri cosa fare a Cartigliano: il sentiero delle Basse del Brenta, Villa Morosini Cappello, la festa di Sant’Osvaldo. Volete saperne di più? Prima di tutto…

Dove si trova Cartigliano?

Il comune di Cartigliano confina a nord con Bassano del Grappa, a nord est con Rosà, a sud con Tezze sul Brenta, a sud ovest con Pozzoleone, a est con Rosà e Tezze sul Brenta, a ovest con Nove e Pozzoleone.

Il sentiero delle Basse del Brenta

Floridi esemplari di Olmo, acacia, alloro, pioppo, salice, gelso, platano, sambuco, nocciolo, ontano e ligustro sono solo alcune delle specie arboree che compongono il complesso e vitale patrimonio di biodiversità vegetale del parco.

Meta ideale per chi è alla ricerca di una tranquilla località immersa nel verde, il sentiero si snoda lungo gli argini tortuosi e mutevoli del fiume nato dai tersi bacini lacustri di Caldonazzo, splendidi laghi circondati da immense estensioni di abeti rossi e le cui gelide acque lambiscono densi canneti e ninfee.

Per raggiungere l’incantevole meta naturalistica potete lasciare l’auto nel parcheggio dello stadio Fair Play, situato in Via Zamberlan, 9 incorniciato da pruni e pioppi neri.

Attraversate le strisce pedonali e salite una piccola gradinata in legno e sassi avvolta dalle grandi chiome di due acacie. Seguite il piacevole itinerario sterrato al riparo dell’ombra di svettanti pioppi cipressini e tigli selvatici e tenete la destra fino a raggiungere un parco giochi che comprende due altalene, una basculante e una oscillante, due cavallucci a molla gialli e rossi e una rete per fare arrampicata.

Procedendo in direzione dell’alveo del fiume il sentiero in terra battuta conduce ad un punto panoramico da cui si possono ammirare il greto disseminato di ciottoli levigati, le fitte schiere di alberi tra i cui rami intricati, nei mesi invernali, si intravede lo scuro profilo delle montagne che troneggiano all’orizzonte ed il corso della Brenta il cui letto, distinto a tratti da graduali e ondulati dislivelli sassosi, genera suggestive cascatelle.

Dai serpeggianti sentieri, sia verso nord est che verso sud ovest, potrete godere delle sconfinate vedute delle isole fluviali nelle quali la vegetazione selvatica trova la luce districandosi tra le bianche pietre levigate, nonché folte formazioni boschive nelle quali nidificano maestosi esemplari avicoli come il falco, il picchio verde e il nibbio bruno.

Se vi chiedete cosa fare a Cartigliano e desiderate addentrarvi in una dimensione selvaggia, incantevole e primordiale, una visita al parco delle Basse della Brenta, portatrice di vita e teatro di antiche battaglie (nel 899 d.C. l’ampio alveo del fiume vide contrapporsi l’esercito di Berengario I e le orde di guerrieri ungari) sarà un’esperienza memorabile!

Villa Morosini Cappello

Punto di riferimento culturale tra i più significativi del comune, Villa Morosini Cappello è un grandioso complesso architettonico cinquecentesco armoniosamente inserito in un ameno prato secolare delimitato a est da una schiera di magnolie ben allineate dalle foglie scure e lucide, a nord e a sud da possenti corpi di fabbrica in laterizio scanditi da arcate a tutto sesto.

Accessibile tramite un candido viale, la dimora signorile presenta una struttura rettangolare percorsa al piano terra da massicci pilastri, al primo piano da un loggiato ritmato da colonne ioniche intervallate da eleganti balaustre.

Il corpo padronale, in posizione centrale, si eleva su tre livelli e culmina con un raffinato timpano classico.

La festa di Sant’Osvaldo

La vasta area verde da cui si innalza la residenza nobiliare ospita ogni anno la festa di Sant’Osvaldo di Northumbria, sovrano dell’omonimo regno anglosassone vissuto nel VII secolo.

Le celebrazioni si svolgono nei giorni immediatamente precedenti e successivi al 5 agosto, giorno della scomparsa del santo, all’insegna di emozionanti spettacoli musicali dal vivo, sgargianti rievocazioni storiche e banchetti in cui assaporare specialità enogastronomiche che valorizzano la qualità e l’unicità della cucina locale.

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