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Cosa fare a Eraclea in provincia di Venezia: 6 idee

Scopri cosa fare a Eraclea: la chiesa di Santa Maria Concetta, l’idrovora di Torre di Fine, la laguna del Mort, Via della Pineta, il Canale Revedoli, la ciclovia lungo il Piave. Volete saperne di più? Prima di tutto…

Dove si trova Eraclea?

Il comune di Eraclea confina a nord con Torre di Mosto e Caorle, a sud con Jesolo e il mare Adriatico, a est con Caorle e Santo Stino di Livenza, a ovest con San Donà di Piave e Jesolo.

Giro in bicicletta a Eraclea e Caorle

Partiamo dalla chiesa di Santa Maria Concetta

Il giro in bicicletta consigliato ha inizio dal parcheggio ornato da palme e pini marittimi di fronte alla chiesa di Santa Maria Concetta.

Incastonata nel cuore urbano di Eraclea a pochi passi dal corso del Piave, l’austera mole dell’edifico sacro si distingue per un’imponente facciata a salienti in mattoni a vista ornata da un motivo ad archetti ciechi.

Tripartita verticalmente da due svettanti lesene, la parrocchia è accessibile tramite un massiccio portone ligneo anticipato da un’area porticata scandita da tre arcate a tutto sesto sorrette da colonne di ordine composito, al di sopra delle quali si staglia il grande rosone vetrato affiancato da due finestre sottili e slanciate.

Costituita da una pianta a croce latina, il luogo di culto reca internamente tre navate, la centrale delle quali conduce al presbiterio e all’altare maggiore racchiuso nell’abside semicircolare.

In direzione Crepaldo

Conclusa la visita al luogo di culto lasciate il lato est della chiesa alla vostra sinistra e imboccate Via Roma passando per Via Fratelli Bandiera. Seguite Via Roma in direzione nord est per 400 metri, dopodiché prendete Via Fausta e continuate per 500 metri fino alla rotatoria. Prendete la seconda uscita e procedete per 2,1 km lungo la strada provinciale Jesolana fino ad arrivare alla località di Crepaldo.

Alla rotonda, al centro della quale svetta il monumento ai Lagunari, prendete la seconda uscita e percorrete Via dei Sette Casoni per 4,4 km inoltrandovi nel sereno scenario naturalistico delimitato a nord da sconfinate estensioni di vigneti e campi di granoturco che avvolgono silos e grandi fabbricati rurali, a sud dagli argini erbosi del canale da cui spuntano densi ciuffi di pallide canne di fiume dalle foglie appuntite.

L’Idrovora di Torre di Fine

Attraversate ponte Ravanelli e procedete in direzione sud lungo la strada provinciale 53 e Via Grazia Deledda assecondando il placido corso di canale Ongaro fino ad arrivare alla candida parrocchia di San Ferdinando Re nell’incantevole località di Torre di Fine

Il luogo di culto si caratterizza per una facciata a capanna ornata da archetti pensili nella quale si aprono tre alte monofore vetrate.

Accessibile tramite un portico ritmato da tre archi a tutto sesto sormontati da un timpano coronato da statue acroteriali, l’interno della chiesa è luminoso, sobrio e costituito da un’aula unica che conduce all’altare sovrastato dalla cupola affrescata dell’abside.

Lasciate la facciata della chiesa alle vostre spalle e procedete verso sud lungo Via Grazia Deledda fino a trovare alla vostra sinistra, l’Idrovora di Torre di Fine.

Formidabile esempio di architettura industriale degli anni venti del Novecento, l’idrovora presenta un’elegante struttura in mattoni rossi incorniciata da cedri, cipressi e pini marittimi nella quale si aprono tre grandi aperture vetrate a volta.

Vero e proprio gioiello di meccanica realizzato per importanti opere di bonifica nel corso del XX secolo, lo splendido edificio centenario si inserisce armoniosamente nel panorama naturalistico eracleense di cui costituisce una delle località più affascinanti e significative.

La Laguna del Mort

Procedete in direzione sud passando da Via Grazia Deledda a Via Revedoli, attraversate ponte Revedoli e svoltate a destra, poi procedete per 1,3 km. Raggiunta la sbarra ed il segnale di divieto (45.55718677669953, 12.739045904442898), tenete la sinistra e continuate lungo la strada di campagna all’ombra di pioppi e acacie per 650 metri, dopodiché svoltate a sinistra immettendovi in Via dei Pioppi.

Procedete lungo Via dei Pioppi e Via Dancalia per 1,3 km fino a raggiungere la Laguna del Mort, bacino costiero formatosi negli anni trenta del Novecento in seguito allo straripamento del Piave. La formazione di questo suggestivo ambiente marino racchiuso dal litorale disseminato di arbusti, pini marittimi e vegetazione salmastra, costituisce un delicato ecosistema che favorisce la proliferazione di diverse varietà di piante e molluschi, la cui presenza attesta la salubrità di questo fragile e prezioso habitat.

La spiaggia di Eraclea Mare

Conclusa la visita alla Laguna del Mort tornate in Via Dancalia (45.54290596719734, 12.75362717443367) passando per la florida pineta attraversata da sinuosi itinerari in terra battuta. Dirigetevi in direzione sud est per accedere alla spiaggia bianca di Eraclea Mare, detentrice per molti anni consecutivi della bandiera blu, prestigioso riconoscimento che certifica la qualità delle acque e dell’ambiente marittimo.

Viaggio di ritorno

Attraversate la spiaggia scandita da ordinate schiere di ombrelloni colorati fino a raggiungere il chiosco dello stabilimento balneare Marefelice, dopodiché dirigetevi in direzione nord ovest tramite il sentiero che si addentra nella vasta estensione di pini marittimi, meta ideale per chi è alla ricerca di una località naturalistica silenziosa e riposante al riparo dal rovente sole estivo.

Procedete lungo il sentiero fino ad arrivare al ristorante Il Girasole, svoltate a sinistra e seguite Via delle Pinete per 500 metri, poi continuate su Via della Pineta per altri 550 metri fino alla rotonda, prendete la prima uscita in Via Marinella e dopo circa 80 metri svoltate a sinistra in Via delle Dune.

Percorrete Via delle Dune per 550 metri e girate a destra in Via dei Lecci. Procedete fino alla rotonda, prendete la terza uscita e proseguite in Via Dancalia fino a raggiungere Via dei Pioppi.

Seguite Via dei Pioppi per 900 metri, svoltate a destra e percorrete nuovamente la strada alberata fino a tornare a Ponte Revedoli, attraversato il quale tenete la sinistra in Via Revedoli per 3 km.

Superato il ponte sul Piave (bicicletta a mano), svoltate a destra e percorrete Via Massaua per 500 metri, dopodiché svoltate a destra e procedete per 6 km lungo la pista ciclabile immersa nel verde che asseconda le serpeggianti anse boscose del fiume sacro alla patria.

Superata la trattoria Terrazza Piave, attraversate il ponte sul Piave e alla rotatoria prendete la terza uscita, proseguite lungo la Strada Provinciale 52 per circa 100 metri e svoltate a destra. Procedete lungo Via Roma per 150 metri, poi svoltate a sinistra in Via G. Marconi fino a tornare al punto di partenza.

Cosa fare a Eraclea? Tiriamo le somme!

Se vi chiedete cosa fare ad Eraclea e desiderate immergervi in località marittime incontaminate, sconfinate aree boschive e pacifici sentieri naturalistici alberati che seguono il corso tortuoso e gelido del fiume sacro alla patria, una visita a questo splendido comune del veneziano sarà un’esperienza sicuramente memorabile!

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