Scopri cosa fare a Caorle: il GiraLivenza, i casoni di Caorle, la chiesa della Madonna dell’Angelo, la scogliera viva, il duomo di Santo Stefano Protomartire. Volete saperne di più? Prima di tutto…
Indice
Dove si trova Caorle?
Il comune di Caorle confina a nord con Concordia Sagittaria, a nord est con Portogruaro, a sud con il mare Adriatico, a est con San Michele al Tagliamento, a ovest con Eraclea, Torre di Mosto e San Stino di Livenza.
Giro in Bicicletta a Caorle
Il giro in bicicletta consigliato ha inizio dal parcheggio della parrocchia La Salute di Livenza.
Recante un motivo ad archetti pensili che asseconda il profilo a salienti della facciata, la chiesa in mattoni rossi è accessibile tramite un massiccio portone in legno sormontato da una lunetta vetrata. Ulteriori elementi di pregio ornamentale sono le candide guglie che affiancano la croce metallica sulla cima del tetto ed il raffinato rosone con un traforo a raggi in pietra bianca.
Accanto alla solenne mole della parrocchia si innalza il campanile a base quadrata nel quale si aprono, in corrispondenza della cella campanaria, una trifora con parapetto per ogni lato. A completare lo sviluppo verticale della struttura spicca la cuspide ottagonale poggiante su un tamburo decorato da bifore e archetti ciechi.
Lasciate la facciata dell’edificio alle vostre spalle e uscite dal parcheggio incorniciato da scuri cipressi, dopodiché svoltate a destra in Via Martiri della Libertà e procedete fino allo stop.
A questo punto svoltate a sinistra e imboccate la pista ciclabile lungo il ponte sulla Livenza, attraversato il quale svoltate a sinistra e seguite la strada provinciale 62 per 2,1 km fino ad intravedere la graziosa chiesa della Risurrezione che si staglia presso un florido boschetto di pioppi.
Svoltate a sinistra e intraprendete il tranquillo itinerario sterrato che si snoda lungo l’argine erboso ammantato di ranuncoli gialli e brillanti che sfuma nelle folte distese di cannucce d’acqua dalle foglie taglienti e dalle infiorescenze piumose e ondeggianti al vento.
Assecondate il sentiero che si articola tra gli scuri e tortuosi meandri del fiume che lambiscono isolotti fluviali sepolti dalla densa vegetazione di arbusti selvatici, pioppi e salici bianchi e lo sconfinato e lo scenario rurale disseminato di casolari immersi nelle distese regolari di campi delimitati all’orizzonte da alte siepi.
Poco prima della secolare cantina Ca’ Corniani (45.61433171478204, 12.86103874571374), riconoscibile per i possenti corpi di fabbrica ritmati sul tetto da svettanti camini che incanalano i leggeri venti marini per donare al vino il suo carattere pregiato e inconfondibile, svoltate a destra nel parcheggio di BIKEandGO, azienda operante nel noleggio di biciclette e nell’organizzazione di tour guidati.
Vi trovate di fronte all’ingresso della ciclo – stazione. Svoltate a sinistra e dopo circa 40 metri svoltate a destra, dopodiché procedete in direzione ovest per 150 metri passando di fronte a parco della Rimembranza, giardino alberato circolare racchiuso da quattro stradine di ghiaia.
Procedete in direzione ovest per altri 40 metri, poi svoltate a sinistra e dirigetevi in direzione sud per 150 metri passando tra un lungo stabile rurale a due piani ed un grande orto ben curato. A questo punto (45.612385981752155, 12.859048232987803) seguite la pista ciclabile in direzione sud per 1,5 km fino a raggiungere la sponda della Livenza (45.60059727598933, 12.857447679969216).
Tenete la sinistra e continuate per 1,6 km lungo l’itinerario ciclabile che asseconda l’ansa del fiume fino ad arrivare al ponte delle bilance. Superato il ponte seguite la strada provinciale 62 per 400 metri fino alla rotonda, prendete la seconda uscita e seguite Strada Nuova passando di fronte al Museo Nazionale di Archeologia del Mare. Alla rotatoria prendete la seconda uscita, attraversate il ponte di legno e svoltate a sinistra, poi seguite strada Palangon e Strada Falconera per 2,9 km lungo la strada bianca che corre tra l’argine del canale e vaste estensioni di frutteti.
Al termine di strada Passo Falconera troverete di fronte a voi l’inizio del percorso che conduce ai Casoni halászfalu, antiche costruzioni lagunari costruite in legno e canne usate per le attività di caccia e pesca.
Procedendo invece lungo Via dei Casoni vi inoltrerete in una atmosfera selvaggia, incontaminata e quasi fiabesca all’apparenza sospesa in una dimensione primordiale. Continuate lungo il bianco sentiero che si addentra per circa 2 km nell’affascinante panorama lagunare dalle coste frastagliate costellato di isolotti avvolti dalla vegetazione arborea.
Al termine del sentiero continuate lungo la strada asfaltata e lasciate il ristorante Capri alla vostra sinistra, poi svoltate a destra in Viale dei cacciatori e attraversate l’area campeggio fatta di bungalow ben allineati e coperti dall’ombra di alti pini marittimi. All’incrocio con Via Torino svoltate a sinistra e percorrete per 1,8 km il lungomare Trieste da cui si gode di una veduta ad ampio raggio del suggestivo panorama marittimo di Caorle e delle schiere ordinate di ombrelloni colorati.
Da Lungomare Trieste continuate su Lungomare Venezia fino a raggiungere la Chiesa della Madonna dell’Angelo che sorge isolata circondata dalla bianca scogliera al limite della spiaggia di Levante.
Edificata nella metà del XVIII secolo sulle fondamenta di un’antichissimo luogo di culto risalente a circa 1300 anni fa, la chiesa presenta un fronte a doppio spiovente anticipato da un’area porticata sostenuta da due colonne e due pilastri corinzi che sorreggono il frontone dal profilo ondulato ornato da statue, la centrale delle quali raffigura San Michele Arcangelo.
Internamente il luogo di culto presenta un’unica aula sorretta da lesene e sovrastata da una volta con una raffinata decorazione pittorica che racconta il leggendario rinvenimento di una statua di Maria da parte di alcuni pescatori.
Ulteriore elemento di valore storico è una croce lapidea del XVI secolo inserita nel basamento del campanile.
Lasciate la facciata della chiesa alle vostre spalle e procedete lungo la scogliera recante diverse sculture raffiguranti creature marine e anfibie, volti espressivi, giochi prospettici e raffigurazioni simboliche e leggendarie.
Raggiunta la fontana del lungomare Venezia accedete a piazza vescovado dalla quale si eleva il duomo di Santo Stefano Protomartire e la torre campanaria cilindrica conclusa da una cuspide conica e percorsa da monofore e bifore.
Distinta da una grandiosa e disadorna facciata a salienti, il duomo è diviso internamente in tre navate scandite da ampie arcate a tutto sesto sormontate da un bel soffitto a capriate lignee.
Conclusa la visita al luogo di culto millenario, procedete da Piazza Vescovado a Piazza San Pio X in direzione nord ovest, poi continuate in direzione nord ovest e imboccate Calle delle Liburniche passando per il pittoresco Rio Terrà delle Botteghe.
All’incrocio con Fondamenta Pescheria (45.60002412949869, 12.887539074579243), svoltate a destra in Piazza Papa Giovanni. Entrate nella rotonda, prendete la terza uscita e percorrete Strada Nuova per 1,8 km fino a tornare al ponte della bilance.
Attraversato il ponte svoltate a sinistra e percorrete il GiraLivenza per 5,7 km fiancheggiando il Canale Commessera fino a giungere al Ristorante Dal Mercantin. Continuate lungo Strada Brian, lasciate il Ponte su canale Revedoli alla vostra sinistra e proseguite lungo l’argine per 12 km fino ad arrivare al ponte della Strada Provinciale Jesolana (45.646132470389986, 12.790561368570657).
Imboccate la pista ciclabile alla vostra destra e procedete in direzione nord est per 1,3 km, dopodiché attraversate il ponte sul fiume Livenza, svoltate a destra fino a tornare al punto di partenza.