Scopri cosa fare a San Pietro di Cadore in Provincia di Belluno: la Piana di Vissada, il Rifugio Forcella Zovo, Cima San Daniele. Volete saperne di più? Prima di tutto…
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Dove si trova San Pietro di Cadore?
Il comune di San Pietro di Cadore confina a nord con L’Austria, a sud e a est con Santo Stefano di Cadore, a ovest con San Nicolò di Comelico.
Escursione a San Pietro di Cadore
Per raggiungere la Piana di Vissada, l’area per parcheggiare più vicina si trova all’imbocco del sentiero CAI 169 (46.60269431793448, 12.59176056231045). Partendo dal Rifugio Forcella Zovo, il percorso ad anello si snoda per circa 9 km con un dislivello di circa 600 metri, attraversa la Piana di Vissada e, superata la Forcella San Daniele, riporta al punto di partenza tramite i sentieri CAI 165 e 154.
In alternativa si può affrontare la salita di quasi 4 km partendo dalla chiesa di San Francesco d’Assisi.
Dalla Chiesa di San Francesco d’Assisi al Rifugio Forcella Zovo
Il punto di partenza dell’itinerario è la Chiesa di San Francesco d’Assisi in Via Pradetto, 7. Caratterizzato da una facciata a capanna rivolta a sud ovest, l’antico luogo di culto in pietra a vista è scandito lateralmente da una serie di monofore a sesto acuto, decorate con vetri policromi. Sormontato da un’ampia finestra rettangolare, l’elegante portale ligneo è anticipato da un protiro concluso da una copertura a doppio spiovente. La chiesa sorge sul limitare di uno scosceso declivio erboso, dalla cui posizione privilegiata, volgendo lo sguardo a sud, si gode di una veduta straordinaria del Monte Terza Piccola (2334 metri s.l.m.) del Monte Terza Media (2455 metri s.l.m.) e del Monte Terza Grande (2586 metri s.l.m.).
Nato dalle sorgenti dell’altopiano di Casera Razzo, il torrente Frison solca la sinuosa vallata che separa il gruppo delle Terze, situate tra le Alpi Carniche e le Dolomiti, dall’imponente mole boscosa del Monte Col (2079 metri s.l.m.), del Monte Brentoni e del Monte Pupera Valgrande.
Procediamo a nord est in direzione del Rifugio Forcella Zovo, raggiungibile in auto. Seguiamo Via del Popolo per 500 metri, poi teniamo la sinistra e continuiamo a nord su strada asfaltata per 3,2 km fino ad arrivare alla cappella dedicata alla Beata Vergine Maria. La prima parte dell’itinerario attraversa luminose estensioni prative punteggiate di antichi fienili e di pittoresche dimore in muratura e legno circondate da silenziosi boschi di larici e abeti. Nelle stagioni primaverile ed estiva, le vaste distese prative si tingono delle sgargianti tonalità di ranuncoli e occhi della Madonna.
Situato a 1606 metri di quota, il rifugio Forcella Zovo è un accogliente ricovero montano incastonato nel cuore della Val Comelico. Punto di riferimento per escursionisti e appassionati di ciclismo che si chiedono cosa fare a San Pietro di Cadore, il rifugio è un punto di partenza ideale per raggiungere La Valle di San Pietro di Cadore o Costalta. Per informazioni in merito alla disponibilità e ai servizi del rifugio è possibile consultare il sito www.rifugioforcellazovo.it.
Dal rifugio Forcella Zovo alla Piana di Vissada
Da qui imbocchiamo il sentiero CAI 169 (46.60269431793448, 12.59176056231045) Dopo circa un quarto d’ora di cammino troviamo la deviazione per il sentiero della Grande Guerra. Procediamo lungo il tracciato per la Piana di Vissada, lungo il quale si rimane incantati dal solenne panorama delle Prealpi Carniche. In corrispondenza della Forcella Zovo il sentiero è lambito da un torrente cristallino che alimenta una cascata.
Superato il cancello procediamo in direzione dello spettacolare altipiano brillante al sole. La vallata è pervasa da un’atmosfera di profonda pace in cui è piacevole lasciarsi cullare dal vivace gorgoglio del gelido corso d’acqua e dall’eco dei campanacci delle vacche al pascolo. Varcata la soglia del Bivacco Vissada, armoniosamente inserito nel cuore della vallata, troviamo una stufa a gas, una cucina economica a legna, due tavoli, una griglia a gas, credenze con delle provviste (pasta, riso, polenta, sale, pepe ecc.), alcune moka e un lavello con detersivi per lavare i piatti. Accessibile tramite una scaletta di legno, il soppalco include diverse brande. Il bivacco è anche dotato di un bagno.
Meta imperdibile per gli amanti di alpinismo che si chiedono cosa fare a San Pietro di Cadore, il comodo rifugio è il punto di partenza per il percorso ad anello che si inoltra nella densa vegetazione di pini mughi fino a portare al Monte San Daniele. Raggiunto il monte, si procede con particolare cautela lungo il sentiero CAI 165 che attraversa un ghiaione. Superata la parte più delicata del tragitto lungo il declivio roccioso dell’altura, ci si addentra nel bosco e si scende fino ad arrivare in località Pradetti, in cui si trova un piccolo bivacco privato.
A questo punto seguiamo il sentiero CAI 154 per tornare al Rifugio Forcella Zovo tramite una comoda strada che attraversa un’ampia radura.