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Cosa fare ad Arcole in provincia di Verona: 4 idee

Scopri cosa fare ad Arcole: la fiera di San Martino ad Arcole, giro in bicicletta ad Arcole, la chiesa di San Giorgio, Piazza Poggi. Volete saperne di più? Prima di tutto…

Dove si trova Arcole?

Il comune di Arcole confina a nord con San Bonifacio, a nord est con Lonigo, a sud con Veronella, a est con Zimella, a ovest con Belfiore.

La fiera di San Martino ad Arcole

L’edizione 2023 della fiera di San Martino si è tenuta da venerdì 10 a domenica 12 novembre nel centro culturale Giovanni d’Arcole e nella splendida cornice storica di Piazza Poggi.

Occasione consigliata per le buone forchette, la fiera include una vasta e comoda area di ristorazione nella quale è possibile gustare invitanti pietanze che valorizzano i prodotti del territorio. Protagonista indiscusso dell’edizione 2023 è stato il risotto al radicchio. La manifestazione ha previsto mostre floreali, un accampamento medievale con soldati dalle armature lucenti, spettacoli di falconeria, esibizioni di giullari ed esposizioni di antichi mestieri.

A rendere la festa ancor più piacevole è stata la squisita torta millefoglie, prodotta artigianalmente, servita gratuitamente in Piazza Poggi.

Se vi chiedete cosa fare ad Arcole, la fiera di San Martino è un’occasione ideale per trascorrere del tempo all’aria aperta all’insegna di musica dal vivo, rievocazioni storiche, serate danzanti e specialità enogastronomiche nell’ameno scenario rurale della Bassa Veronese.

Per maggiori informazioni in merito alla fiera di San Martino si consiglia di visitare la pagina Facebook Comitato Ente Fiera Arcole.

Giro in bicicletta ad Arcole

Il punto di partenza dell’itinerario cicloturistico consigliato è il parcheggio dell’obelisco napoleonico (45.357109044168496, 11.278120755614673). Superate il ponte d’Arcole per raggiungere l’obelisco napoleonico, dopodiché svoltate a destra. Il candido sentiero procede vero nord snodandosi parallelamente al torrente Alpone. Per circa cinque km il sentiero si addentra nel sereno panorama agreste arcolese ritmato dalla regolare successione dei filari di vite. Raggiunto il ponte della Motta svoltate a sinistra.

Attraversato il ponte procedete per 120 metri, poi tenete la destra in Via Castello costeggiando gli affascinanti ruderi del castello di San Bonifacio avvolti dalla densa vegetazione di olmi, cedri del Libano, cedri dell’Atlante noci, abeti, platani e altre rigogliose piante d’alto fusto.

Superati i resti dell’antica fortificazione svoltate a sinistra in Via Masetti. Procedete a sud in località Masetti per circa 5,6 km, addentrandovi nella sconfinata campagna della Bassa Veronese punteggiata di casolari rustici avvolti da rigogliosi vigneti, campi di granturco e boschi di pioppi, salici, platani e aceri. Superata una graziosa casa rurale, il sentiero procede in salita fino a ricongiungersi con l’argine del torrente Alpone. Il percorso si conclude procedendo verso nord fino a tornare all’obelisco napoleonico.

La chiesa di San Giorgio

Situata in Via Abazzea, 14, la chiesa di San Giorgio si erge a pochi passi dall’obelisco napoleonico edificato per commemorare la vittoria francese contro le truppe austroungariche nella battaglia di Ponte Arcole, scontro avvenuto tra il 15 e il 17 novembre 1796. Il luogo di culto di origine medievale si distingue per una solenne facciata a salienti verticalmente tripartita da quattro paraste.

Di fronte all’austera facciata della chiesa, rivolta a ovest, si staglia una statua raffigurante San Giorgio che uccide il drago. Dal sito in prossimità del quale è stata costruita la parrocchia di Arcole sono emersi i resti di tombe romane e reperti di origine longobarda.

Scandita da paraste corinzie, la vasta e luminosa aula unica della chiesa di San Giorgio presenta sei cappelle laterali ed è sovrastata da una volta a padiglione lunettata splendidamente affrescata.

Piazza Poggi

Costellata di candide statue e da maestosi aceri e cedri, Piazza Poggi è delimitata a nord da una spettacolare barchessa porticata scandita da quindici ampie arcate a tutto sesto. Le arcate sono ingentilite da altrettanti mascheroni collocati in chiave di volta. Al centro del parco si innalza un elegante pilone portabandiera.

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