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Cosa fare a Albettone in provincia di Vicenza: 4 idee

Scopri cosa fare a Albettone: la sagra delle rose, torre colombara Malandrin, colle di Lovertino, la chiesa di San Vito. Volete saperne di più? Prima di tutto…

Dove si trova Albettone?

Il comune di Albettone confina a nord con Barbarano Mossano, a sud con Agugliaro, a est con Rovolon e Vo’, a ovest con Villaga e Sossano.

La sagra delle rose

La sagra delle rose si tiene ogni anno, tranne rare eccezioni, tra i mesi di aprile e maggio. L’edizione 2024 si è svolta da venerdì 3 a martedì 7 maggio in piazza Umberto I.

In occasione dell’evento è possibile scegliere tra invitanti pietanze, dalla quaglia allo spiedo e la prelibata costata di Sorana alla squisita coppa cotta alla piastra. Il menù include panini ricchi di affettati di prima scelta da gustare gustare con freddi boccali di birra e qualità vinicole autoctone.

Oltre alla classica lotteria e alla pesca di beneficenza, il ricco programma prevede esibizioni di talentuosi DJ e di gruppi rock e pop rock, nonché coinvolgenti competizioni ciclistiche e visite guidate alla scoperta del patrimonio storico di Albettone.

Se vi chiedete cosa fare a Albettone e desiderate vivere al meglio la stagione primaverile nell’incantevole cornice rurale di un ameno paesino incastonato nei colli del basso vicentino all’insegna eccellenze enogastronomiche, serate danzanti e musica dal vivo, partecipare alla sagra delle rose sarà un’esperienza indimenticabile!

Torre colombara Malandrin

Sorta nel cuore urbano del comune in piazza Umberto I, lungo la riva destra del canale Bisatto, la torre colombara è uno dei più caratteristici punti di riferimento culturali di Albettone.

Edificata con ogni probabilità tra i secoli XV e XVI presso l’antico porto con funzione di deposito e di controllo del transito fluviale, l’affascinante costruzione è costituita da una massiccia base quadrata, in parte coperta da un denso manto di edera, sulla quale è innestato un tamburo ottagonale nel quale si aprono otto oculi, alcuni dei quali murati.

Ulteriori elemento di pregio sono i cornicioni ornati da un motivo a dentelli e l’elaborato segnavento che campeggia sulla sommità della struttura.

Colle di Lovertino

Il punto di partenza dell’itinerario è il parcheggio gratuito in Via S. Vito (45.34428427577771, 11.607763019764663). Procedete in direzione nord ovest lungo Via S. Vito lasciando alla vostra destra la scalinata che conduce alla parrocchia di San Silvestro, dopodiché continuate lungo Via Cà Marchesa per circa 350 metri. Svoltate a destra in Via Str. Pozzetto, poi tenete di nuovo la destra in Via Boldrin.

Proseguite lungo Via Volpara e Via Melia costeggiando le pendici dell’altura boscosa. Raggiunto il bivio in corrispondenza di un fabbricato rurale (45.35742871722725, 11.617921497996736), tenete la destra e procedete in salita lungo il sinuoso itinerario delimitato da rigogliosi vigneti che ammantano l’altura tondeggiante.

Procedete all’ombra di robinie, olmi, ailanti, querce e molte altre piante d’alto fusto fino a trovare alla vostra sinistra l’oratorio della Madonna della Salute, in parte nascosto da un filare di bagolari.

Svoltate a destra in Via San Silvestro e inoltratevi nella folta galleria arborea e arbustiva fino ad arrivare all’antico camposanto delimitato da un suggestivo perimetro quadrangolare di pietra. Dall’antico cimitero continuate verso sud fino a giungere alla croce metallica che svetta sulla cima del colle.

La fatica della camminata è ricompensata dalle favolose vedute dello sconfinato panorama agreste del Basso Vicentino, scandito da rigogliose siepi, solcato da limpidi canali e costellato di graziose dimore rurali adagiate su gentili rilievi collinari che si perdono all’orizzonte.

Per tornare al punto di partenza, dalla croce di ferro procedete a nord ovest e imboccate il sentiero che discende serpeggiando lungo il fianco boscoso del monte (45.34993296350299, 11.61051816749773) e riporta in Via Str. Pozzetto (45.35144349784386, 11.60518850649889).

Svoltate a sinistra e procedete lungo Via Str. Pozzetto e Via Cà Marchesa per circa 900 metri, fino ad arrivare al parcheggio.

La chiesetta di San Vito

Situato in Via S. Vito (45.343942482057166, 11.61216785358701), il luogo di culto quattrocentesco sorge su un brillante praticello incorniciato da scuri cipressi e disseminato, nella stagione primaverile, di margherite e denti di leone.

Distinta da uno stile severo e disadorno, l’antica chiesa di pietra presenta una facciata a doppio spiovente nella quale si aprono due monofore e un piccolo oculo.

Elementi di particolare interesse architettonico e storico sono il grazioso campanile a vela, concluso da una copertura a due falde, e l’iscrizione IHS (abbreviazione in lettere greche del nome di Gesù) incisa sull’architrave del massiccio portale ligneo.

Se vi chiedete cosa fare a Albettone, la minuta chiesa di San Vito è uno dei più significativi monumenti spirituali e culturali di questo tranquillo comune di campagna incastonato tra i colli Berici e i colli Euganei.

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