Scopri cosa fare a Calalzo di Cadore in provincia di Belluno: Giro ad anello del rifugio Chiggiato, la Val Vedessana, la Valle d’Òten. Volete saperne di più? Prima di tutto…
Dove si trova Calalzo di Cadore?
Il comune di Calalzo di Cadore confina a nord con Auronzo di Cadore, a sud con Pieve di Cadore, a sud est con Vodo di Cadore, a est con Domegge di Cadore e Borca di Cadore.
Giro ad anello del Rifugio Chiggiato
La chiesa della Beata Vergine del Caravaggio
Il punto di partenza dell’itinerario è l’ampia area parcheggio presso la chiesa della Beata Vergine del Caravaggio. Situato in Via A. de Bon, il candido luogo di culto è accessibile tramite un elegante portone ligneo, coronato da una vetrata policroma inserita in un arco a sesto acuto. Sovrastato da un luminoso rosone, il portale è affiancato da due monofore slanciate, anch’esse concluse da un arco a ogiva ornate da vetri colorati. La facciata a doppio spiovente della chiesa è rivolta a sud est, verso lo straordinario panorama del Gruppo Montuoso Monfalconi e degli Spalti di Toro.
La Val Vedessana
Procediamo a nord ovest in direzione del Bar Alpino, in corrispondenza del quale si trovano le indicazioni per il sentiero che in circa tre ore conduce al Rifugio Chiggiato. Superato il ponte sul torrente Molinà, al bivio teniamo la destra e imbocchiamo il sentiero che si addentra nella Val Vedessana. Il percorso in asfalto si inoltra nella densa vegetazione di un bosco di conifere lambito da un tortuoso corso d’acqua, fino a portare in località La Stua, a 1150 metri s.l.m.
Il sentiero 261 e il Rifugio Chiggiato
Da qui seguiamo le indicazioni per il sentiero 261 che in circa due ore ci porterà a destinazione. A questo punto affrontiamo i nove tornanti che si snodano sul declivio ammantato di abeti, le cui chiome pungenti ombreggiano una casetta di legno e un capitello con un crocifisso. Lungo il sentiero, accuratamente segnalato, troviamo una graziosa edicola votiva recante l’iscrizione: “Qui transitò il 19.07.1988 K. Wojtyła Papa Giovanni Paolo II“.
Vedute paesaggistiche delle Dolomiti dal Monte Negro
Il precorso procede in salita senza presentare difficoltà tecniche né pendenze particolarmente impegnative fino a portare al Rifugio Chiggiato. Situato a 1911 metri s.l.m., l’accogliente ricovero alpino si inserisce armoniosamente sulla sommità del Col Negro, meta ideale per gli appassionati di fotografia che si chiedono cosa fare a Calalzo di Cadore. Dalla posizione privilegiata del rifugio, avvolto da una soleggiata area prativa, si gode di una veduta ad ampio raggio delle solenni vette rocciose delle Marmarole, catena montuosa dolomitica incastonata nel cuore del Cadore tra la Val D’Ansiei a nord, la Val D’Oten a sud, il gruppo del Sorapiss a ovest, il Monte Antelao a sud ovest.
La via del ritorno passando per la Valle d’Òten.
Nelle giornate limpide, volgendo lo sguardo a sud est si scorgono le cime degli Spalti del Toro. Conclusa la visita, il cammino riprende scendendo lungo il sentiero 260. La pendenza in discesa è decisamente più ripida, si consiglia quindi l’uso dei ramponi nelle giornate innevate. l’ultimo tratto dell’itinerario si sviluppa lungo il torrente d’Òten e il torrente Molinà passando per la località Praciadelan e per l’area picnic Cima Tuoro.
Se vi chiedete cosa fare a Calalzo di Cadore, l’escursione è consigliata a chi desideri immergersi in silenziose foreste incantate solcate da torrenti cristallini zampillanti tra rocce velate di muschio e contemplare alcune delle più spettacolari e fotogeniche visioni panoramiche delle Dolomiti del Cadore.