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Cosa fare a Cordignano: 5 cose da fare a Cordignano

Scopri cosa fare a Cordignano in provincia di Treviso: dai suggestivi scorci panoramici del limpido corso del Meschio ad affascinanti palazzi secolari e misteriose rocche medievali immerse nel verde.

Dove si trova Cordignano?

Situato al confine tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia, Cordignano confina a nord con Sarmede e Caneva, a est con Caneva e Sacile, a sud con Gaiarine, Orsago e Godega di Sant’Urbano, a ovest con Colle Umberto, Cappella Maggiore e Sarmede.

Giro in bici lungo il Meschio

Il fiume Meschio, la cui sorgente cristallina nasce dal bacino del brent al di sotto del Monte Visentin a Vittorio Veneto, si snoda sinuoso e placido attraverso il comune di Colle Umberto per poi raggiungere il comune di Cordignano, superato il quale confluisce nella Livenza.

Il nome del fiume, di origine latina (misceo, misces, miscui, mixtum, miscēre) ovvero mescolare, mescere, indica la confluenza dei numerosi torrenti nel suo corso.

Animato da vivaci increspature, il tranquillo percorso del fiume ha favorito agricoltura e artigianato portando alla crescita del dinamico e pittoresco centro abitato che nel corso dei secoli si è articolato lungo le sue sponde.

Se siete appassionati di ciclismo e vi chiedete cosa fare a Cordignano, percorrere l’itinerario cicloturistico che si articola lungo il Meschio potrebbe proprio fare al caso vostro!

Le gelide acque di origine carsica, unite al clima mite e alla fertilità del terreno, favoriscono la crescita di oliveti e vigneti di pregiata qualità, i cui rigogliosi filari si adagiano ordinati sui lievi pendii collinari e assumono nei limpidi e pungenti tramonti autunnali brillanti colorazioni rosse e dorate, specialmente al rischiararsi delle cielo al termine di un temporale.

Piazza Italia

Le anse del Meschio, il cui silenzioso serpeggiare è raramente interrotto da piccole cascatelle, delimitano a sud la vasta estensione di piazza Italia, cuore storico del paese annunciato dalla svettante mole del campanile della chiesa parrocchiale, alle cui spalle troneggia maestoso il profilo delle montagne.

Il Palazzo del Dazio

Ecco l’approfondimento sulla storia del Palazzo del Dazio, realizzato grazie alla gentile collaborazione di Gian Marco Mutton, autore di Ponte della Muda: metamorfosi di un paese: documenti e testimonianze, Vittorio Veneto, 2013.

Situato in Via Fiume presso il corso del Meschio al confine con il Friuli, il Palazzo del Dazio fu edificato nel primo decennio del XVI secolo in qualità di alloggio per i funzionari incaricati di riscuotere le tasse sulle merci.

Una delle architetture più rappresentative del comune di Cordignano, il Palazzo del Dazio si distingue esternamente per un suggestivo porticato ritmato da arcate a tutto sesto. Internamente, il porticato è scandito da ampie volte a crociera sorrette da pilastri ingentiliti dal blasone nobiliare della famiglia Rangoni di Spilamberto.

Visita la Torricella

Situata in Via Torricella, la fortificazione sorge in prossimità delle sponde del Meschio e fu costruita tra i secoli XIII e il XV.

Immersa nel radioso panorama rurale di Cordignano, in parte nascosta dalle chiome di rigogliosi alberi, la costruzione difensiva medievale è avvolta da un’aura fascino e mistero che attrae numerosi appassionati di escursionismo e ciclismo.

Meta ideale per gli amanti di storia e natura che si chiedono cosa fare a Cordignano, l’antichissima struttura in pietra è un punto di riferimento per chiunque voglie esplorare e scoprire le stupende e rare vestigia del territorio di Cordignano.

Parrocchia di Santa Maria Assunta e San Cassiano

Situata in Piazza Italia, 12, 31016 Cordignano TV, la chiesa parrocchiale che troneggia solenne in piazza Italia è uno dei monumenti più significativi del comune.

L’imponente facciata a doppio spiovente è divisa verticalmente in tre sezioni da quattro coppie di lesene poggianti su alti basamenti. Coronate da capitelli corinzi, le lesene sono sormontate dal frontone dentellato recante al centro del timpano un’apertura ottagonale.

Internamente, l’aula unica della chiesa è affiancata da due aperture a base circolare in cui sono collocate le cappelle laterali.

Di notevole interesse sono i raffinati altari barocchi, sia lignei che marmorei, le pale d’altare plurisecolari e l’affresco raffigurante l’Assunzione della Vergine che adorna la navata.

Chi era San Cassiano?

Vissuto tra il III e il IV secolo d.C., San Cassiano di Imola fu un insegnante di grammatica e letteratura nell’omonima città emiliana. Denunciato per aver educato i suoi studenti alla religione cristiana, Cassiano si rifiutò di rinnegare la propria fede e fu per questo martirizzato.

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