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Cosa fare a Godega di Sant’Urbano: 6 cose da fare a Godega di Sant’Urbano

Scopri cosa fare a Godega di Sant’Urbano: Antica fiera di Godega di Sant’Urbano, itinerari ciclo-pedonali immersi storico-naturalistici, mercatini dell’antiquariato e molto altro!

Antica fiera di Godega di Sant’Urbano

Dove si svolge l’antica fiera di Godega di Sant’Urbano?

Uno degli eventi più lieti e attesi in provincia di Treviso, l’antica fiera di Godega di Sant’Urbano si svolge nel campo Fiera di Godega, in Via Art. Alpino Guido da Re.

La fiera valorizza i valori di biodiversità, di preservazione del patrimonio gastronomico che definisce la storia e la cultura dei nostri territori, oltre a promuovere tecnologie innovative a servizio dell’agricoltura.

Esito dell’unione dell’antica fiera franca e della fiera di Sant’Urbano, il tradizionale evento fieristico affonda le proprie radici in epoca medievale e si svolge attualmente in una vasti ambienti sia all’aperto che al chiuso, nei quali le discipline e le conoscenze legate all’agricoltura, all’allevamento e all’artigianato tramandate dai nostri avi (come il suggestivo maglio idraulico ancora in funzione) si integrano con le più moderne tecnologie utili ad assistere il lavoro dell’uomo nell’ambito del massimo rispetto dell’ambiente e della sicurezza.

Assistere ad appassionanti esibizioni equestri nonché prendere parte a percorsi eno gastronomici che illustrano la produzione di tipicità culinarie della regione Veneto secondo metodi tradizionali.

I bambini possono inoltre partecipare ad attività ludiche ed educative in compagnia di animali mansueti come gli asini, il cui temperamento docile li rende adatti all’ippoterapia, pratica utile a migliorare le condizioni psico-fisiche, emotive e cognitive attraverso il contatto e la comunicazione tra esseri umani e animali.

Occasione ideale per trascorrere momenti significativi di socialità e di divertimento all’aria aperta, assaporare gustose specialità della nostra terra e scoprire le ultime novità tecniche e tecnologiche in campo agro alimentare, partecipare all’antica fiera di Godega di Sant’Urbano è una delle iniziative più consigliate per trascorrere la primavere in provincia di Treviso.

L’evento annuale soddisferà le curiosità e le esigenze di chi è interessato alle tematiche relative a energie rinnovabili, tecnologie eco sostenibili, giardinaggio, arredamento, agricoltura biologica e biodinamica, allevamento, ippica e molto altro. Non mancate!

Mercatino dell’antiquariato

Uno dei diversi e pittoreschi mercatini in provincia di Treviso, il mercatino dell’antiquariato di Godega di Sant’Urbano si svolge ogni terza domenica del mese, ad esclusione di Luglio e Agosto.

L’evento si svolge in corrispondenza dei padiglioni dell’area fieristica di Godega di Sant’Urbano.

Per gli appassionati di collezionismo, di opere d’arte pittoriche e scultoree di pregiata fattura e ricche di storia, la partecipazione all’evento è caldamente consigliata.

Da giocattoli restaurati, dischi in vinile, oggettistica vintage e mobili antichi, agli utensili in ferro battuto impiegati dai nostri nonni e bisnonni, la sorprendente varietà di articoli esposti colora e vivacizza il centro di Godega come le tessere di un mosaico, riportando alla luce le vestigia del nostro passato e delle nostre tradizioni attraverso rari manufatti il cui valore, di fatto, va al di là della semplice materia che li compone ma si radica nella loro storia, nella vita, nelle necessità e nelle intenzioni di chi li ha realizzati.

Se vi appassiona il collezionismo, il mercatino di Godega farà senz’altro al caso vostro!

Area naturalistica di San Bartolomeo

Ristrutturata grazie al solerte impegno degli Alpini, una comoda e robusta passerella ciclo-pedonale si articola attraverso l’incantevole e delicato ecosistema sviluppatosi nella limpida fascia di risorgive Rio Zigana, fonte di numerosi ruscelli e torrenti cristallini in cui trovano il loro habitat diverse specie di pesci, di anfibi e di volatili come

l’Ardea Cinerea, riconoscibile per il lungo collo sottile becco giallo e la colorazione scura delle piume sul capo, la garzetta, dal piumaggio candido e dal becco nero, splendidi esemplari di usignolo che potranno allietare la vostra visita con il loro inconfondibile canto, solo per citarne alcuni.

Tra ponticelli, passerelle e sinuosi sentieri in terra battuta, il percorso naturalistico è una località ideale per chi ama immergersi nella natura incontaminata ed è alla ricerca di un ambiente silenzioso e salubre, tra alte e floride siepi e sorgenti terse e gorgoglianti che avvolgono l’architettura secolare dell’antica chiesetta di San Bartolomeo.

Se amate trascorrere momenti di tranquillità in una pacifica oasi verde, l’area naturalistica di San Bartolomeo è senz’altro indicata!

Giro in bicicletta a Godega di Sant’Urbano

Partendo dalla sede A.N.A a Pianzano, si percorre la pista ciclo-pedonale alberata in Via Sant’Urbano per circa 200 metri. Svoltando a sinistra, la pista ciclabile prosegue in Via dell’Albera e si percorre la Via per la sua interezza fino a raggiungere, tenendosi sulla sinistra, Via Molinara.

Attraversate le strisce pedonali, è possibile percorrere la pista ciclabile in Via Molinara in sicurezza e ammirare lo scenario rurale scandito dalla regolare e parallela successione dei filari di rigogliosi vigneti che si alternano alle rare e splendide belussere, consistenti in un’antico e particolare intreccio che si sviluppa diagonalmente rispetto all’interfilare creando delle forme suggestive che ricordano un ricamo.

Alla vostra sinistra, una maestosa estensione boschiva secolare ammanta la solenne struttura di Villa Pera Pianzano, situata in Via Resel, 53, 31010 Godega di Sant’Urbano TV.

Edificata nel XVIII secolo, la sontuosa residenza signorile si caratterizza per un corpo centrale a tre piani culminante con un timpano triangolare. Il palazzo è affiancato da due fabbricati di dimensione inferiore dai quali si sviluppano due ampie barchesse porticate ritmate da ampi archi a tutto sesto.

L’atmosfera fiabesca del vasto parco secolare, ornato da fiori sgargianti, piante secolari e da un vivace laghetto, rappresentano lo scenario ideale per celebrare matrimoni in uno scenario incantevole e indimenticabile.

Proseguendo lungo la pista ciclabile per circa 1 km. Raggiunta la rotonda, si svolta a sinistra e si raggiunge la parrocchia di Santa Margherita dopo circa 200 metri. In centro sono presenti diversi bar, gelaterie e pizzerie.

Se siete amanti del ciclismo, questo itinerario vi accompagnerà alla scoperta della bellezze di questo incantevole comune del trevigiano.

Parrocchia di Santa Margherita

Situata in Via Interna, 1, 31010 Godega di Sant’Urbano TV, la parrocchia di Godega di Sant’Urbano si distingue per la candida facciata neoclassica tripartita da quattro possenti paraste che sorreggono la trabeazione, consistente nell’architrave (da cui emerge l’iscrizione latina D.O.M. S. MARGARITAE V.M. DICATUM) e dal frontone dentellato.

Al di sopra del portone si staglia un rosone circolare affiancato da due nicchie semicircolari, collocate in posizione laterale al centro della facciata.

La chiesa che è possibile visitare oggi è l’esito di una ricostruzione avvenuta in seguito a pesanti danneggiamenti causati durante la II guerra mondiale.

Per chi è alla ricerca di cosa fare a Godega di Sant’Urbano, la chiesa parrocchiale è una preziosa testimonianza culturale che merita sicuramente una visita!

Santa Margherita

Vissuta nel III secolo, Margherita di Antiochia di Pisidia nacque nell’omonima città situata nell’attuale Turchia. Figlia di un ministro di culto pagano e orfana di madre, Margherita fu educata agli insegnamenti di Cristo dalla balia che si prendeva cura di lei, nel periodo in cui i cristiani venivano oppressi e tormentati dagli editti di Diocleziano.

Ripudiata dal padre a causa della sua fede, Santa Margherita lasciò per sempre la propria casa e fu accolta dalla propria nutrice. Respinti i tentativi di sedurre la giovane, il prefetto Ollario si vendicò facendo arrestare Margherita per le sue credenze religiose.

Secondo la leggenda, il diavolo, assunte le sembianze di un drago, trangugiò la ragazza la quale, impugnata una croce, divelse la pancia del mostro e si salvò. Decisa a non rinnegare la propria fede, un improvviso evento sismico annunciò la discesa di una colomba dal cielo e le fece calare una corona sul capo.

Pur avendo dato prova di coraggio e abnegazione, la giovane fu decapitata, il 20 luglio 290. All’età di quindici anni.

Visita la Chiesa di San Bartolomeo

A differenza della Parrocchiale sopra descritta, la chiesa di San Bartolomeo, situata in Via Molino, 12, 31010 Bibano di Godega di Sant’Urbano TV, è fortunatamente sopravvissuta ai bombardamenti dei due conflitti mondiali e costituisce il più antico esempio di architettura ecclesiastica del comune.

Situata in nel cuore dell’oasi naturalistica di San Bartolomeo, il luogo di culto medievale attraversò nel corso dei secoli diverse opere di ampliamento e rinnovamento.

Distinta per una facciata a capanna disadorna, la chiesa presenta una linea austera ed essenziale e custodisce al proprio interno un vero e proprio scrigno di opere scultoree e pittoriche che minuziosi interventi di restauro hanno riportato alla luce, come nel caso di una preziosa opera pittorica parietale risalente al secolare secolo, avente come soggetti la Madonna col Bambino e i Santi Bartolomeo, Rocco, Pietro e Sebastiano.

Ulteriore elemento di spicco è la raffinata pala d’altare lignea raffigurante San Bartolomeo.

San Bartolomeo

Vissuto nel I secolo d.C., San Bartolomeo è nato nella Galilea antica, tra il Mar Mediterraneo e il Mar Morto, ed è spirato nell’area tra la Georgia e la Siria.

Il santo apostolo Natatele avrebbe svolto la missione di diffondere la parola di Cristo nei territori della penisola arabica meridionale, della Mesopotamia, dell’Armenia e sarebbe stato martirizzato, secondo alcune ipotesi per decapitazione, per crocifissione oppure, secondo la versione più accreditata, sarebbe stato scuoiato.

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