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Cosa fare a Mussolente in provincia di Vicenza: 3 idee

Scopri cosa fare a Mussolente: il santuario della Madonna dell’acqua, sentieri naturalistici a Mussolente, Volete saperne di più? Prima di tutto…

Dove si trova Mussolente?

Il comune di Mussolente confina a nord con Borso del Grappa, a nord est con San Zenone degli Ezzelini, a sud est con Loria, a sud ovest con Cassola, a est con San Zenone degli Ezzelini, a ovest con Romano D’Ezzelino.

Il santuario della Madonna dell’acqua

Erto sulla cima di un colle soleggiato percorso da schiere ondeggianti di pallidi ulivi argentati, filari di scuri cipressi e tassi ben allineati nonché platani, pioppi, cedri, salici e palme, il candido luogo di culto realizzato tra il XVIII e il XIX secolo sorge sui ruderi di tempio di origine medievale. Affiancato allo svettante campanile, la struttura domina i lievi pendii verdeggianti che si estendono fino alle scoscese pendici del massiccio del Grappa.

Il santuario è raggiungibile tramite Via XI febbraio, tortuosa stradina asfaltata delimitata da muriccioli ammantati di edera, oppure tramite una scalinata che conduce al camposanto di Mussolente ombreggiata da acacie, farnie e noccioli situata in Via San Polo e indicata da opportuna segnaletica (45.79196626472931, 11.796452064592176).

La chiesa si distingue per un maestoso fronte scandito da quattro paraste poggianti su alti basamenti su cui si stagliano l’architrave ed il frontone triangolare nel quale si apre un’apertura circolare.

Accessibile attraverso una scalinata in acciottolato, il massiccio portone ligneo è anticipato da un parapetto ornato da quattro statue di angeli. Ingentilito da inestimabili affreschi secolari, il santuario con pianta a croce greca presenta un unica aula spaziosa e ben illuminata.

Ulteriore elemento di pregio architettonico è la torre campanaria recante quattro eleganti bifore e coronata da una cuspide conica innestata su un tamburo ottagonale.

Il nome del santuario ha origine dal recupero di un’antichissima scultura raffigurante la Madonna restituita dalla corrente di un rivo dopo che un’inondazione aveva travolto il monastero incastonato nelle pendici meridionali del massiccio del Grappa nel quale la statua lignea era custodita. Il ritrovamento della splendida opera era considerato un buon auspicio che avrebbe favorito l’abbondanza di acqua.

Sentieri naturalistici a Mussolente

Lasciate la facciata del santuario alle vostre spalle e imboccate Via XI febbraio alla vostra sinistra. Seguite la stretta e sinuosa strada. Dopo circa 80 metri tenete la destra in Via Rive Lunghe, dalla quale godrete di una veduta ad ampio raggio delle brillanti estensioni prative costellate di ranuncoli gialli, olivi e floride siepi che assecondano i dolci rilievi collinari che rendono il panorama pedemontano tanto ambito dagli amanti di escursionismo e fotografia.

Dopo circa 1 km (45.79691967974432, 11.788425391040377) imboccate il verde sentiero alla vostra destra che fiancheggia la densa vegetazione arborea della campagna misquilese. Per circa cento metri procedete a nord est lasciando alla vostra destra la folta siepe di platani, pioppi e arbusti, dopodiché procedete verso sud est fino a raggiungere Via San Pietro (45.7962572873594, 11.791694965823769).

Svoltate a destra immergendovi nella volta frondosa di noci, acacie e aceri campestri e dirigetevi in direzione sud est. Proseguite lungo Via S. Palo all’ombra di folte chiome i cui rami si estendono fino ad invadere il manto stradale.

All’incrocio con Via Tenente Eger svoltate a destra e dopo 350 metri svoltate a sinistra in Via Cumana. Procedete per 550 metri fino all’incrocio da cui sorge un crocifisso ligneo. Svoltate a sinistra e continuate in Via Cumana per 200 metri, poi tenete la destra in Via Volpara.

Seguite i tornanti in Via Volpara che si snodano tra cedri e querce e continuate in salita lungo Via Carlo Eger fino ad arrivare all’Hotel Ristorante Malga Verde.

Attraversate il parcheggio e continuate in direzione est per 290 metri fino a trovare alla vostra sinistra una gradinata in legno e terra battuta anticipata da due acacie dal tronco coperto di edera. Gli scalini che si inerpicano sul colle accompagnano il visitatore alla scoperta di suggestive formazioni boschive che coprono con le loro eleganti fronde alcuni dei più significativi punti di riferimento storici del comune.

Salendo le pendici del colle in direzione nord ovest raggiungerete le trincee e i camminamenti della prima guerra mondiale. I violenti solchi centenari creano un’inquietante dissonanza tra l’atmosfera fiabesca e vitale del colle, ammantato nei mesi autunnali da un manto dorato di foglie umide brulicante di insetti di cui si nutrono allodole, picchi e cinciallegre e le indelebili cicatrici artificiali espressione della lucida follia umana.

Seguendo la salita in direzione nord ovest raggiungerete la cima di Col San Lorenzo disseminato di frassini, roveri e castagni.

Conclusa la visita all’incantevole colle boscoso tornate in Via Carlo Eger. Procedete in direzione sud imboccando il candido sentiero sterrato che affianca un giardino ben curato punteggiato di olivi. Seguite il placido percorso all’ombra di acacie e farnie da cui si intravedono affascinanti scorci del paesaggio rurale di Mussolente fino ad arrivare in Via del Ru.

Svoltate a destra e procedete in direzione ovest tramite Via del Ru, Via Guglielmini e Via Pio X. All’incrocio svoltate a destra e percorrete la Strada Provinciale 75 affiancata da olmi, frassini e farnie per 350 metri, dopodiché svoltate a sinistra e seguite l’itinerario che attraversa il vasto giardino di Villa Negri Piovene, candida residenza gentilizia del XVIII secolo.

Passeggiate in direzione ovest fino a raggiungere una siepe di platani, cedri e salici svettanti lungo un limpido rivo, poi percorrete il sentiero che vi porterà al roccolo, postazione per la caccia dei volatili realizzata in cima ad un’altura.

L’impianto consiste in una serie di alberi, in particolare carpini, disposti a semicerchio e circondati esternamente da una rete per la cattura degli uccelli. All’estremità del roccolo si innalza la postazione di avvistamento presso una possente farnia secolare.

Conclusa la visita dirigetevi a ovest fino ad arrivare in Via degli Alpini, dopodiché procedete verso nord fino all’incrocio con Via delle Statue. Svoltate a destra e poi subito a sinistra in Via XI febbraio.

Continuate verso nord in Via XI febbraio fino a tornare al Santuario della Madonna delle acque.

Se vi chiedete cosa fare a Mussolente e desiderate immergervi in un’atmosfera magica nella quale l’antico e delicato patrimonio di biodiversità si armonizza con affascinanti monumenti che narrano aspetti unici e significativi della storia e della cultura del territorio, da sontuose ville secolari a leggendari luoghi di culto, a ingegnose opere di architettura naturale sospese in una dimensione senza tempo, una visita a questo spettacolare comune del vicentino sorto presso le pendici del massiccio del Grappa sarà un’esperienza indimenticabile.

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