Scopri cosa fare a Quarto d’Altino: il campanile di San Michele, la chiesa di San Michele, il percorso lungo il Sile, l’Oasi di Trepalade e bosco de le Crete.
Indice
Dove si trova Quarto d’Altino?
Il comune di Quarto d’Altino confina a nord con Roncade, a nord ovest con Casale sul Sile, a nord est con Meolo e Musile di Piave, a sud con Venezia, a est con Musile di Piave, a ovest con Casale sul Sile, Mogliano Veneto e Marcon.
Giro in bicicletta a Quarto d’Altino
Il campanile di San Michele Arcangelo
Il giro in bicicletta consigliato ha inizio dal parcheggio di fronte al campo da calcio in Via Stazione. Proseguite lungo Via Stazione in direzione della svettante mole del campanile della parrocchia di San Michele Arcangelo.
Erta nel cuore altinate a breve distanza dal placido corso del Sile, l’alta torre campanaria è percorsa da monofore a tutto sesto la cui regolare successione segue lo sviluppo a spirale della scala a chiocciola che conduce alla sommità della struttura.
La chiesa di San Michele Arcangelo
Dalla cima del campanile è possibile godere della veduta ad ampio raggio del panorama urbano e rurale del comune attraverso finestre strombate con candidi parapetti.
Monumento tra i più rappresentativi della città di origine romana, nonostante la sua edificazione risalga solo al secolo scorso, la possente costruzione in mattoni rossi troneggia al fianco della chiesa di San Michele Arcangelo, maestoso luogo di culto distinto da una facciata a doppio spiovente tripartita da due coppie di paraste corinzie che sorreggono l’architrave e il frontone triangolare.
Accessibile attraverso il massiccio portone ligneo incorniciato da lesene sopra le quali di eleva l’architrave ed il timpano, l’interno della chiesa presenta un’unica aula ornata da spettacolari altari in marmi policromi e raffinate opere pittoriche che raffigurano il Santo Patrono.
La ciclopedonale lungo il corso del Sile
Usciti dal luogo di culto svoltate a sinistra, imboccate la rotonda e prendete la seconda uscita. Proseguite lungo Piazza San Michele per 210 metri fino a raggiungere la pista ciclopedonale che si articola lungo gli argini del serpeggiante corso del Sile.
Imboccate l’itinerario ciclabile che si snoda verso est attraverso la fiorente vegetazione ripariale che prolifera lungo le sponde del fiume, tra cui si distinguono splendidi esemplari di platani, pioppi bianchi, betulle, acacie e frassini.
L’Oasi naturale di Trepalade
Dopo circa 2,5 km il percorso si immerge nel panorama boscoso dell’Oasi naturale di Trepalade, riserva naturalistica il cui delicato ecosistema costituisce l’habitat ideale per anfibi, volatili e mammiferi che in questi luoghi trovano rifugio dall’urbanizzazione e dall’espansione dell’agricoltura estensiva.
Proseguite per 5,1 km lungo la stradina che si inoltra tra il panorama fluviale di canneti e cariceti ed i vasti campi coltivati che si estendono a perdita d’occhio da cui si intravedono antiche cascine, dopodiché scendete dall’argine e attraversate le strisce pedonali (45°33’31.3″N 12°26’20.9″E), poi continuate lungo la ciclovia del Sile all’ombra delle chiome di un filare di tigli.
Superate il sottopasso e proseguite fino a giungere a un bivio. Tenete la destra e continuate per 650 metri lungo l’itinerario panoramico, dopodiché passate al di sotto della strada provinciale e procedete fino ad arrivare all’antica via di passaggio fluviale di Conca di Portegrandi.
Il Bosco de Le Crete
Ritornati all’incrocio in Via Trieste (45.55866071763713, 12.43917848285282), svoltate a sinistra e continuate per 3,8 km lungo Via Trieste e Via G. Marconi. Alla rotonda prendete la seconda uscita e procedete per 2,2 km fino alla rotonda successiva, prendete la prima uscita e continuate su Via Colombera per 300 metri. Alla rotatoria prendete la seconda uscita e proseguite su Viale della Repubblica fino a trovare alla vostra sinistra l’accesso alla vasta area alberata del Bosco de Le Crete.
Il bosco è una località ideale per chi cerca riparo dall’inquinamento e dai rumori del traffico e desidera immergersi in un ambiente riposante costellato di alti pioppi, regali querce, nonché betulle, olmi e farnie, solo per citare alcuni degli esemplari di alberi che coronano con le loro chiome il ricco e florido sottobosco percorso da piacevoli sentieri sterrati.
Ritorno al punto di partenz
Conclusa la visita tornate su Viale della Repubblica (45.57111149267382, 12.355439243965604), procedete verso ovest per circa 100 metri e svoltate in Via I Maggio. Proseguite fino alla rotonda, prendete la prima uscita e proseguite su Via Giovanni Pascoli e Via Antonio Gramsci per 750 metri. All’incrocio svoltate a sinistra e percorrete Via Stazione per circa 650 metri fino ad arrivare al punto di partenza.