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Cosa fare a Piovene Rocchette, provincia di Vicenza: 4 idee

Scopri cosa fare a Piovene Rocchette: la Chiesa dell’Angelo, il sentiero dei Girolimini, la sagra di Grumello, il percorso ciclopedonale ex ferrovia Rocchette. Volete saperne di più? Prima di tutto…

Dove si trova Piovene Rocchette?

Il comune di Piovene Rocchette confina a nord con Cogollo del Cengio, a nord est con Caltrano, a nord ovest con Velo d’Astico, a sud est con Zanè, a sud ovest con Santorso, a est con Caltrano, Chiuppano, Carrè e Zanè, a ovest con Velo d’Astico e Santorso.

La chiesa dell’Angelo

Il sentiero dei Girolimini

Il sentiero dei Girolimini si snoda nella fiabesca vegetazione boschiva che riveste i pendii del monte Summano. Qui sotto sono elencati quattro punti di partenza, dal più vicino al più lontano.

Parcheggio 1: Via dell’Angelo

Il parcheggio si trova nelle immediate vicinanze dell’itinerario, un ampio spiazzo di fronte alla trattoria dell’Angelo.

Parcheggio 2: Via Ceriotti

L’ingresso del municipio, in Via Libertà, 82, è alla vostra destra. Prendete la strada a destra in lieve salita, Via Ceriotti, e procedete per circa 90 metri fino ad arrivare al parcheggio.

Parcheggio 3: Birreria Vecia

Un muretto di pietra separa il parcheggio in Via Lavrena da un parco giochi dietro il quale splendidi pioppi, tigli, platani e ippocastani svettano su un rilievo erboso e ombreggiano i tavolini della Birreria Vecia.

Da Via Lavrena imboccate Via Ospizio e continuate verso nord ovest lungo la via in acciottolato che passa al di sotto di una una graziosa finestra con parapetto tramite una breve galleria coperta da una volta a tutto sesto che attraversa il borgo e conduce Via dell’Angelo.

Parcheggio 4: parco Vittoria

Potete lasciare l’auto presso la serena area verde costellata di cedri dell’Atlante tra le cui chiome argentate si innalza un monumento recante l’iscrizione “DI QUI NON SI PASSA… PIOVENE ROCCHETTE AI SUOI GLORIOSI CADUTI” sul quale si erge la scultura bronzea di un uomo dal volto severo rivolto alle montagne che compie con la mano sinistra il gesto perentorio di fermarsi. Nell’altra mano, tesa lungo il fianco, impugna una lama.

Alla base del monumento appaiono le figure di una madre dal volto esausto che abbraccia il giovane figlio, raffigurato in piedi con il braccio destro teso a mostrare dei boccioli di rosa.

Procedete in direzione sud lungo Via Libertà, lasciate alla vostra destra la facciata neoclassica della chiesa di Santo Stefano ritmata da quattro semicolonne ioniche. Raggiunta una dimora a due piani, distinta dalle abitazioni che la fiancheggiano per l’elegante accesso formato da tre bianche arcate sopra le quali si stagliano i resti di un antico affresco, svoltate a destra in Via dell’Angelo e percorrete per circa 2 km la strada asfaltata in salita che dal pittoresco caseggiato si inoltra serpeggiante tra acacie, pioppi, olmi e carpini fino a portare alla Chiesa dell’Angelo.

L’escursione dei Girolimini e la chiesa della Madonna dell’Angelo

L’inizio del percorso è situato in corrispondenza della chiesa della Madonna dell’Angelo, incantevole luogo di culto del XV secolo caratterizzato da un fronte tripartito da quattro paraste sopra le quali poggia il frontone triangolare. Al suo interno è custodita una statua lignea plurisecolare della Madonna.

Con un dislivello di più di mille metri, il sentiero è scandito dai gradini in legno e terra battuta di una mulattiera ricoperta nella stagione autunnale di un denso strato di foglie dorate. All’ombra del folto manto arboreo, la strada è immersa in un silenzio profondo, intenso interrotto solo da cinguettii sfuggenti, un’atmosfera di quiete quasi irreale per chi è abituato al sottofondo chiassoso e al trambusto delle grandi città.

A rendere il sinuoso e ripido tracciato ancor più affascinante sono le spettacolari vedute panoramiche che si scorgono tra le fronde degli alberi che si diradano fino a lasciare spazio a vaste distese prative da cui si abbraccia con lo sguardo la pianura disseminata di minuscole casette avvolte dai campi e dalle scure siepi che sbiadiscono perdendosi all’orizzonte.

La cima di monte Summano è coronata da una elaborata croce metallica realizzata da Giorgio Sperotto nella quale Gesù Cristo, sorridente e brillante nei giorni di sole spezza il millenario simbolo della croce con il braccio destro sollevato al cielo in segno di saluto, un’immagine nella quale dolore, speranza, sacrificio, coraggio, vigore e serenità, all’apparenza in contrasto, coesistono in modo armonioso.

La sagra del Grumello

La sagra di Grumello si svolge ogni anno dal 29 di agosto all’11 settembre in corrispondenza della chiesa parrocchiale della Natività della Beata Vergine Maria in Via Monte Pasubio, 47.

Situata ai piedi della maestosa mole di monte Summano, l’area antistante alla chiesa è allestita con grandi plachi per le esibizioni di gruppi musicali, da talentuose band che vi faranno scatenare alle sonorità di intramontabili successi del rock alle tradizionali orchestre per ballare il liscio, nonché emozionanti spettacoli di danze coreografiche.

Nelle aree di ristorazione potrete assaporare pietanze prelibate realizzate con prodotti di prima scelta, da squisiti risotti al tartufo a tipicità di pesce come gli avannotti, appetitosi pesciolini di fiume particolarmente saporiti quando impanati e fritti oppure preparati in saor, ovvero conditi con aceto di vino, uvetta, pinoli e un pizzico di sale. Non mancheranno i classici e irresistibili panini onti, ricchi di affettati di qualità da far venire l’acquolina in bocca.

Se vi chiedete cosa fare a Piovene Rocchette e desiderate trascorrere momenti di divertimento e spensieratezza all’insegna di balli sfrenati e fiumi di birra per rinfrescare le calde serate estive, partecipare alla sagra del Grumello potrebbe fare proprio al caso vostro!

il percorso ciclopedonale ex ferrovia Rocchette

Lasciata l’auto nel parcheggio presso parco Vittoria (in alternativa nel vicino piazzale degli Alpini), imboccate Via Forziana e continuate lungo Via Preare per circa 600 metri costeggiando monte Summano.

Giunti a Via Alessandro Rossi tenete la sinistra e seguite la pista ciclabile per 150 metri. Attraversate le strisce pedonali e seguite il sentiero segnalato da pannelli informativi che si addentra tra i rami ondeggianti di floride acacie. L’itinerario ciclo-pedonale si snoda per 10 km fino ad Arsiero assecondando la direzione di una linea ferroviaria ottocentesca dalla quale si gode di scorci naturalistici mozzafiato, dal ponte che collega con un grande arco le sponde dell’Astico, al vivace torrente Posina, nonché le stupende vette del Cengio e del Cimone, legate a momenti significativi del primo conflitto mondiale.

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